“L’amministrazione comunale di Potenza rischia di perdere altro tempo riguardo alla riqualificazione e destinazione d’uso dell’edificio in Via Sicilia. La Regione Basilicata, con una determina dirigenziale dell’Ufficio Controllo interno di regolarità amministrativa, ha spiegato perchè il Comune non può, come avrebbe voluto, assegnare l’edificio dell’ex Ipias al Csv. Ci sono, infatti, precisi vincoli a cui sono legati i fondi pubblici europei destinati agli interventi per lo stabile in questione”.
Lo rende noto il consigliere comunale di Potenza Giuseppe Molinari evidenziando che nella delibera regionale è sottolineato come “la realizzazione dell’intervento è disciplinato dalla direttiva delle procedure e degli adempimenti connessi all’ammissione a finanziamento ed alla realizzazione di interventi infrastrutturali finanziati con risorse comunitarie, gestite dall’amministrazione regionale. Per questo la richiesta del Comune di Potenza di cambiare destinazione d’uso all’immobile è accettabile solo qualora sia rispettata la normativa secondo la quale nell’ex sede Ipias devono svolgersi esclusivamente attività di servizio alla persona, mentre il Csv di fatto fornisce servizi alle associazioni”.
Molinari evidenzia che “il cambio di destinazione d’uso, come ribadito dalla Regione, si sarebbe potuto approvare, inoltre, solo se l’eventuale affidamento della gestione di tali servizi fosse stato successivo alla data di “Dichiarazione attestante la conclusione ed operatività del Progetto” da trasmettere, da parte del soggetto attuatore, all’Autorità di Gestione Por Basilicata 2000-2006 e Po Fesr Basilicata 2007-2013, nei termini e con le modalità indicate nella nota del 22 febbraio 2012 n. 30213/71AU. L’eventuale affidamento – continua Molinari riportando quanto scritto nella determina – dovrà avvenire nel rispetto della normativa regionale, nazionale e comunitaria (con regolare avviso pubblico), nella consapevolezza che l’intervento di cui trattasi, potrà essere oggetto di controlli da parte delle strutture regionali, degli organismi comunitari (Commissione Europea e Corte dei Conti Europea) o nazionali (Corte dei Conti o Unità Verifica degli Investimenti Pubblici – Uver del Ministero dello Sviluppo Economico)”.
“Questa vicenda – conclude Molinari- dimostra come l’amministrazione comunale di Potenza abbia perso di fatto tempo cercando inutilmente di assegnare una nuova sede al Csv, ignorando o non tenendo in considerazione la normativa per l’utilizzo di tali fondi europei, nonostante la Regione Basilicata avesse, precedentemente all’ultima determina dirigenziale, spiegato come si sarebbe dovuto procedere. Ci auguriamo che, dopo il chiarimento, l’amministrazione comunale inizi a pensare seriamente ad un utilizzo dell’immobile per l’intera comunità". La poposta di Molinari è questa: realizzare "un centro di ricreativo per ragazzi dove individuare spazi per laboratori musicali ed altro o far diventare lo stabile una mensa per i poveri”.
bas 07