“Nel rispetto della verità e dei cittadini mi sento in dovere di precisare alcuni rilievi mossi dal consigliere del gruppo ‘Liberiamo la città’. Ciò che è avvenuto nel Consiglio comunale del 13 ottobre 2015, a mio avviso, non è “una delle pagine più squallide e ignobili della storia amministrativa della nostra città” – come sostiene il consigliere di ‘Liberiamo la città’ – bensì semplice attività d'aula, un momento politico volto a esprimere le considerazioni proprie del centro sinistra. L'uscita dall'aula consiliare alla quale si faceva cenno nella nota del consigliere – spiega il presidente del gruppo ‘Insieme si cambia’, Gianluca Meccariello – infatti può essere anche solo una questione meramente politica, che non interessa ai cittadini e sulla quale ogni dibattito risulta inutile. Ma il mio ruolo di capogruppo mi pone nella condizione di difendere la posizione che abbiamo assunto riguardo alla proposta sull'importante problema dei randagi nella città Capoluogo. Non mi sembra aver accusato alcuno, ho solo voluto evidenziare come sull’argomento fosse già presente una proposta contenuta nel Protocollo di Intesa, siglato tra il sindaco Dario De Luca e il direttore della Scuola di Scienze agrarie, Forestali, Alimentari e Ambientali dell'Università degli Studi della Basilicata, professor Severino Romano, siglato nella Sala dell'Arco del Palazzo di Città, venerdì 13 marzo 2015. A quell’incontro oltre al sottoscritto, risultavano presenti anche alcuni consiglieri del centro destra, nonché l'allora assessore all'Ambiente Pasquale Pepe. Mi chiedo come sia possibile che il consigliere di ‘Liberiamo la città’ non sapesse del protocollo, rivendicando di non essere stato informato né in VI Commissione né in Consiglio comunale, dal momento che alla firma e all’intero protocollo era stata data ampia pubblicità, sui media locali e sul sito istituzionale del Comune. Il documento sancisce una stretta collaborazione tra le due Istituzioni sul tema del controllo del randagismo canino e felino; inoltre prevede che le parti si impegnino a istituire un rapporto stabile e specifico di collaborazione, finalizzato all'attivazione di una serie di iniziative, volte a studiare e progettare interventi sulle specifiche tematiche. Credo fermamente, come cittadino e come consigliere, che rientri nei miei compiti sociali e istituzionali l’impegnarmi affinché a cani e gatti venga garantito il rispetto loro dovuto. I canili non devono essere, come tra l'altro dispone la legge, ricoveri ‘a vita’ per i randagi, ma solo luoghi di passaggio. Nel progetto iniziale che ha portato alla firma del protocollo siglato tra Comune e Università é previsto “un risparmio di 400 euro sulle tasse comunali, fin quando è in vita l'animale, per le famiglie che decidessero di adottare un cane custodito nel canile comunale, un bonus valido per la sola abitazione di residenza, in caso di privato cittadino, oppure per la sede legale o operativa in caso di azienda”. Ribadisco dunque che il Protocollo di Intesa, siglato poco meno di due mesi prima della mozione presentata dal consigliere di ‘Liberiamo la città’, é stato voluto fortemente dal gruppo ‘Insieme si cambia’. Prendo atto dell'attacco, a mio parere gratuito, che mi fa pensare a un inizio di campagna elettorale, almeno stando ai toni usati dal consigliere comunale di ‘Liberiamo la città’, per il quale confermo il mio rispetto personale. Non posso non rammaricarmi per le accuse avanzate ricorrendo a termini eccessivi e palesemente inadueguati. Credo altresì che bisognerebbe evitare personalismi, favorendo un dibattito politico e culturale su tutte le criticità della città, assolutamente includendo il randagismo e tutto ciò che ne consegue, con il solo obiettivo di giungere a soluzioni condivise che possano giovare alla comunità potentina” conclude Meccariello.
bas 02