“E’ trascorso circa due anni e mezzo dall’insediamento della amministrazione Adduce, siamo a metà della consigliatura, un momento opportuno per rileggere alcune impostazioni e provare ad accelerare alcuni degli interventi previsti nel programma elettorale.
Tra i temi più importanti e sensibili credo ci sia quello che vede l’attuazione degli strumenti di pianificazione: dal regolamento urbanistico, al piano strutturale, al piano strategico ed al piano della mobilità urbana; tutti fondamentali a ridefinire un equilibrio tra valorizzazione del patrimonio collettivo e potenzialità di sviluppo economico e sociale. Sono strumenti e progetti in grado di mettere in evidenza il carattere ed il segno di una amministrazione che vorrebbe impostare e guidare il percorso di candidatura a Capitale Europea della cultura della città di Matera”. Lo dichiara il consigliere al Comune di Matera, Angelo Cotugno (Pd).
“Pare che in queste ultime settimane – aggiunge Cotugno – sono già state rilasciate, all’oscuro di molti, autorizzazioni a costruire ai sensi della legge 106/2011 ovvero in deroga alle naturali procedure che imporrebbe una corretta pianificazione urbana.
Ulteriori richieste sono pervenute agli uffici per ambiti particolarmente sensibili e delicati come quello dell’ex Mulino Alvino e l’area verde in Via Dante che possono determinare un pericolosissimo precedente per altri interventi analoghi già candidati con il precedente piano casa vedi area ex Barilla.
Non si vuole esprimere alcun preconcetto giudizio in merito, ma rivendicare il diritto, come rappresentanti democratici della comunità cittadina, a conoscere e decidere.
L’amministrazione dovrebbe assumersi la responsabilità di sospendere queste procedure in attesa – dice ancora – che ci sia una Legge regionale e riportando la discussione sulla opportuna e necessaria riqualificazione urbana, nei soli luoghi in cui è possibile discuterne con chiarezza e trasparenza.
In ogni caso, una seduta urgente del Consiglio Comunale su questi temi per conoscere lo stato dell’arte e le decisioni che sindaco e giunta intendono assumere è irrinunciabile ed inevitabile.
Riflettendo su quanto è avvenuto dopo il precedente Piano casa, e si rifletta sull’inutilità di scorciatoie, che possono provocare solo danni e nuove divisioni”.
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