Commer Tgs, Romaniello: priorità agenda politica settembre

Per il capogruppo Sel in Consiglio regionale “deve essere sempre più incalzante la sollecitazione al ritiro immediato della procedura di mobilità per tutti i 40 i lavoratori Commer Tgs”

“Nel giorno di apertura degli ordini della Panda TwinAir, la nuova versione a minimo impatto ambientale, dei dati positivi di vendita della Crysler negli Usa e della missione di Marchionne in Serbia, la vertenza della Commer Tgs (azienda dell’indotto Sata) riconferma che una priorità dell’agenda politica di settembre è senza dubbio la presenza Fiat a San Nicola di Melfi con la salvaguardia dell’intero comparto dell’indotto”. A sostenerlo è il capogruppo Sel in Consiglio regionale, Giannino Romaniello, per il quale “l’avvio delle procedure di mobilità per 40 lavoratori dell’azienda di San Nicola di Melfi è solo un’avvisaglia di quanto potrebbe accadere in autunno”.

“La questione – dice Romaniello – è nota: la Fiat deve dire la verità su tutti gli stabilimenti italiani, compreso quello di Melfi, sciogliendo ogni dubbio su produzione, nuovi modelli, investimenti e strategie commerciali. Continuare a ripetere, come fa Marchionne, che le vendite Fiat in Italia vanno male e che la crisi dell’auto in generale in Europa è sempre più grave non aiuta a capire quali effetti possono dare gli investimenti promessi specie nelle fabbriche del Sud. La forte contraddizione del management del gruppo automobilistico italiano – continua Romaniello – è che modelli ecologici o innovativi, come la nuova 500L che sarà prodotta in Serbia e sarà presentata al prossimo Salone di Ginevra, esistono davvero, solo che non coinvolgono quel ‘Programma Fabbrica Italia’ che è rimasto un programma di promesse. Dal territorio, nello specifico dal Melfese – Alto Bradano, oltre che dai lavoratori metalmeccanici, dalla Fiom e dagli altri sindacati, in questa situazione sempre più preoccupante – afferma ancora il capogruppo Sel – si fa sempre più incalzante la sollecitazione, oltre al ritiro immediato della procedura di mobilità per tutti i 40 i lavoratori Commer Tgs, attraverso l’utilizzo di strumenti alternativi che consentono la continuità lavorativa di tutti i lavoratori, ad iniziative politiche e istituzionali che chiamano in causa il governatore De Filippo per portare a termine l’impegno ad un’azione comune con i governatori delle Regioni italiane a presenza Fiat per un immediato tavolo comune, magari approfittando della improvvisa “disponibilità” espressa da Marchionne di incontrare il ministro Fornero”.

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