Il Vice presidente del Consiglio regionale, nel far rilevare i danni causati dal maltempo alle coltivazioni della collina materana, sottolinea che “la Regione non deve tergiversare ulteriormente nel dichiarare lo stato di calamità naturale”
“Per i danni diffusi provocati dalle eccezionali condizioni meteo a colture, produzioni, attività agricole che mi vengono segnalate in queste ore a Grassano, Grottole, Salandra, Miglionico ed Irsina, nel comprensorio della Collina Materana tra le più colpite insieme ad altre della provincia di Potenza in questi giorni da pioggia, grandine, tromba d’aria, ed altri fenomeni atmosferici inusuali, è necessario intensificare l’attività degli Uffici del Dipartimento Agricoltura già allertati tempestivamente dall’assessore Braia”.<br /><br />E’ la sollecitazione del vice presidente del Consiglio regionale ed esponente di Forza Italia, Paolo Castelluccio, il quale sottolinea che: “Le preoccupazioni riguardano, soprattutto, le produzioni tipiche e di qualità del comprensorio tra cui olive, frutta ed ortaggi”.<br /><br />“Come ben sanno gli agricoltori che hanno dovuto negli anni percorrere il tortuoso e burocratico iter di richiesta di risarcimento danni – aggiunge Castelluccio -l’intervento pubblico è soggetto a grossi limiti, sia in termini di perdite risarcibili che di tempistiche di erogazione. Anche per il 2017, tuttavia, il Ministero delle Politiche Agricole ha previsto l’erogazione di contributi compresi tra il 50 ed il 65 per cento al fine di stipulare più efficienti polizze assicurative contro i danni da calamità naturali. Il contratto assicurativo, il cui costo è, sulla base del Piano assicurativo agricolo 2017 non certo un fattore secondario, anzi l’elemento che scoraggia i nostri produttori – dice Castelluccio – resta uno strumento che va intensificato”.<br /><br />“Per i crescenti costi aziendali e le spese fiscali la situazione è davvero drammatica e l’intero comparto agricolo – sottolinea Castelluccio – è tartassato, oltre che dai prodotti sottopagati, da annate da incubo: il clima è impazzito. Passiamo da un estremo all’altro, con temperature sempre fuori la media, o troppo alte o troppo basse, con le piogge che sono diventate un miraggio, mentre si scatenano all’improvviso. Le piante non possono seguire il proprio corso naturale. Le perdite sono talmente elevate che è difficile anche quantificarle e si aggiungono anche ai danni causati dagli incendi e dalla fauna selvatica incontrollata. Per non parlare poi delle speculazioni che avvengono nel mercato da parte di chi approfitta delle calamità per sottopagare i prodotti agli agricoltori e portarli alle stelle per il consumatore finale”.<br /><br />Per Castelluccio “la Regione non deve tergiversare ulteriormente nel dichiarare lo stato di calamità naturale. Sono necessari interventi urgenti ed immediati per attenuare, dove possibile, le ingenti perdite. Le aziende – conclude – sono al collasso e non possono essere lasciate sole”.<br />