La Coldiretti plaude alla costituzione della cooperativa agricola degli allevatori di capi di razza podolica della Basilicata, un percorso – si legge in una nota della stessa Coldiretti – sostenuto e inserito a pieno titolo nel progetto della filiera agricola tutta italiana. “La società cooperativa agricola degli allevatori dei monti lucani – spiega l’associazione – è costituita da 8 soci e raccoglie complessivamente oltre duemila capi di razza podolica sparsi su tutto il territorio regionale".
“Un grande passo avanti è stato compiuto dalla nostra organizzazione e dai nostri soci – ha affermato Piergiorgio Quarto, presidente Coldiretti di Basilicata – nell’aggregazione della offerta di capi di razza podolica, troppo spesso frammentata e difficilmente presentabile in ambito collettivo nei confronti della distribuzione organizzata. La nostra cooperativa ha lo scopo di divenire un interlocutore unico e privilegiato in grado di offrire in maniera coordinata e non estemporanea una massa di capi di razza podolica certificata attraverso un sistema di tracciabilità di eccellenza a tutto vantaggio del consumatore finale che finalmente potrà acquistare carni al 100 per cento lucane”.
“La cooperativa degli allevatori dei monti lucani si inserisce a pieno titolo nel progetto – sottolinea la Coldiretti – per la commercializzazione delle carni tipiche del territorio italiano ampliando l’offerta delle razze fortemente radicate sul territorio come la maremmana, la romagnola e la marchigiana che rappresentano quel legame imprescindibile che il consumatore sempre più ricerca ed apprezza.
In Basilicata la podolica è presente con circa 13.000 capi sparsi in oltre 300 allevamenti su tutta la dorsale della montagna e della collina interna per lo più allevati allo stato brado, ed è entrata a far parte dell’immaginario comune dei vasti territori lucani incontaminati dove vive e si riproduce".
BAS 09