Il capogruppo di Lb-Fdi: “La finta rivoluzione pittelliana perde miseramente. Vinta dalla democrazia del Consiglio regionale che riesce, finalmente, a trionfare sull’autoritarismo e la dittatura del gladiatore”
“Sulla proposta per salvare la Clinica ‘Luccioni’ la maggioranza si spacca: Pittella scappa dall’aula e la democrazia vince. Forse la rivoluzione sta davvero iniziando”. Così il capogruppo di Lb-Fdi, Gianni Rosa che aggiunge: “Programmato per le 10,30 di ieri mattina, il Consiglio regionale è stato rinviato alle 15,30, ma è iniziato solo un’ora dopo. La maggioranza non riusciva a trovare un accordo. La mela avvelenata? La clinica ‘Luccioni’”.<br /><br />“Di fronte alla possibilità di concedere alla famosa clinica potentina una possibilità per sventare la chiusura – afferma Rosa -, il Pd&Associati si divide: Pittella è contrario e il suo neo alleato Santarsiero con una manciata di ‘dissidenti’, a favore. Dunque, cosa si fa? Si scappa per non affrontare la prima débâcle ufficiale. Ad ogni buon conto, quello che qui interessa è che la maggioranza si spacca. Per la prima volta in due anni, la capacità di soffocare ogni e qualsiasi impeto di dissenso in seno alla maggioranza, capacità che Pittella ha esercitato dal primo momento, viene meno. E il Governatore pur di non affrontare questa prima ‘insurrezione’ dei suoi si allontana dall’aula”.<br /><br />“Certo, il Presidente sentitosi chiamato in causa rientra per un breve momento e per giustificare il suo rientro la butta sulla difesa della sanità pubblica, di cui lui sarebbe il tutore, e sulla dignità delle Istituzioni, che la proroga in questione, a parer suo, violerebbe. Poi, però – aggiunge ancora Rosa – subodorando la sconfitta, fugge di nuovo. Quanto deve essere pesato al gladiatore che la legge sulla deroga per gli adeguamenti strutturali della clinica ‘Luccioni’ passa grazie, e solo grazie, al voto favorevole della minoranza? Tanto, se Pittella sente la necessità di abbandonare l’aula nella prima volta in cui la sua maggioranza inizia a dimostrare di non essere ai suoi ordini. Tanto, se non riesce ad affrontare la sconfitta e scappa”.<br /><br />“La finta rivoluzione pittelliana – conclude Rosa – perde miseramente. Vinta dalla democrazia del Consiglio regionale, che dopo quasi 24 mesi, riesce, finalmente, a trionfare sull’autoritarismo e la dittatura del gladiatore. Viva la rivoluzione, questa volta, vera”.<br />