Cicala: il tartufo risorsa strategica per la Basilicata

Successo per la prima edizione della Fiera dei Sapori del Sud Italia a Venosa. “Una vetrina importante  - ha detto l'assessore - per far conoscere al grande pubblico un'eccellenza del nostro territorio, ricca di potenzialità ancora in parte inespresse”.

“Una vetrina importante per far conoscere al grande pubblico la produzione di tartufo in Basilicata, una risorsa strategica per il nostro territorio, ricca di potenzialità ancora in parte inespresse”. Con queste parole l’assessore regionale alle Politiche Agricole, Carmine Cicala, ha commentato il successo della prima edizione della Fiera dei Sapori del Sud Italia, tenutasi a Venosa dal 30 maggio al 2 giugno.

L’evento, organizzato con la collaborazione – tra gli altri – di Basilicata Tipica, ha celebrato le eccellenze agroalimentari del Mezzogiorno, attirando migliaia di visitatori provenienti da tutta Italia.

Tra i protagonisti della manifestazione ha brillato il tartufo lucano, apprezzato per la varietà delle specie presenti sul territorio regionale e per le sue qualità organolettiche uniche. “La Basilicata – ha sottolineato Cicala – si conferma terra di tartufi. Grazie a un patrimonio naturale straordinario e a programmi mirati promossi dalla Direzione Generale Politiche Agricole della Regione, è in atto un percorso concreto di valorizzazione di questo prodotto. Il tartufo lucano sta diventando un elemento sempre più rilevante dell’offerta enogastronomica regionale e rappresenta una leva di sviluppo fondamentale per le aree di produzione”.

In questo quadro, particolare rilievo assume la collaborazione della Regione con l’Associazione Nazionale Città del Tartufo, a cui hanno recentemente aderito nuovi Comuni lucani: Pisticci, Scanzano Jonico e Sant’Angelo le Fratte, che si sono uniti a Carbone, socio storico. “L’ampliamento della rete lucana nell’ambito dell’associazione – ha dichiarato l’assessore – rappresenta un passo decisivo verso il potenziamento dell’intera filiera del tartufo, dalla produzione alla trasformazione e commercializzazione, contribuendo a far conoscere e apprezzare il tartufo lucano a un numero crescente di consumatori, in Italia e all’estero”.

Durante la manifestazione, grande successo anche per i prodotti vitivinicoli del Sud. Due enoteche dislocate lungo il percorso espositivo hanno proposto una selezione raffinata di vini DOC e DOCG del Meridione, tra cui spicca l’Aglianico del Vulture, fiore all’occhiello dell’enologia lucana. “Un vino – ha ricordato Cicala – che rappresenta un vero e proprio biglietto da visita per la nostra regione, apprezzato dagli estimatori più esigenti e ambasciatore della qualità vitivinicola lucana sui mercati nazionali e internazionali”.

La Fiera dei Sapori del Sud Italia si è quindi confermata un’occasione preziosa per promuovere le eccellenze agroalimentari del territorio e rafforzare il legame tra tradizione, innovazione e sviluppo sostenibile delle aree rurali.

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