Cia, anche a Natale prodotti prodotti lucani contro speculazioni

“L'operazione 'Santa Claus', condotta dai NAS sull’intero territorio nazionale che ha accertato irregolarità nel 31% dei casi su circa 3.500 aziende alimentari controllate, da una parte, e il nuovo allarme lanciato dall’Adoc sui forti rincari a Potenza dei beni di prima necessità, dall’altra, confermano la bontà dell’iniziativa della Cia lucana e Turismo Verde attraverso il “paniere di prodotti lucani natalizi” garantiti per qualità e origine di produzione, a costi contingentati che, oltre tutto, è una valida ricetta per non sprecare cibo”.
E’ il commento del direttore regionale della Confederazione Luciano Sileo, che mette in guardia i consumatori lucani dalle offerte speciali, promozionali e di grandi sconti natalizi di discount e supermercati che si basano essenzialmente su produzioni extracomunitarie e straniere e purtroppo anche su prodotti ‘taroccati’.
"Non solo negli esercizi della grande distribuzione organizzata – afferma Sileo – ma persino dal mercatino di quartiere come è accaduto con le ispezioni del NAS che hanno rinvenuto prosciutti e salumi di importazione dalla Polonia, dolci scaduti, partite di baccalà di provenienza sconosciuta, è molto diffuso trovare al posto delle arance e dei mandarini del Metapontino, gli agrumi del Marocco e della Tunisia, al posto delle mele della Val d’Agri quelle di provenienza del Nord-Europa, invece dei peperoni di Senise ortaggi di ignara provenienza. Una strada per risparmiare senza rinunciare alla qualità – ricorda la Cia lucana – c’è attraverso 'la spesa in campagna', progetto a cui aderiscono i titolari di una quarantina di aziende agrituristiche di cui 18 in provincia di Potenza e 12 in quella di Matera. Obiettivo centrale è quello di avvicinare il consumatore in modo consapevole ai prodotti della sua area territoriale e rurale creando un rapporto più stretto dei produttori con i cittadini".

bas 07

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