Cgil e Camera lavoro su realizzazione opificio a Senise

La Cgil di Potenza e la Camera del lavoro di Senise in un comunicato “esprimono forti perplessità sulla realizzazione dell’ opificio di Senise”, dal momento che “il progetto prevede la costruzione nella zona industriale di Senise, a ridosso di aree agricole e della diga di Montecotugno, di un impianto multifunzione per il trattamento di diverse di tonnellate di rifiuti solidi urbani e relativa produzione di combustibile solido secondario”.
“Il trattamento meccanico del tal quale – è evidenziato nella nota – è una scelta primitiva e che non dà nessun contributo al raggiungimento dell’obiettivo del 65 per cento di raccolta differenziata stabilito dalla legge, obiettivo tra l’altro alla portata del Comune di Senise che nel 2012 è arrivata al 43,72 per cento di raccolta differenziata proprio grazie al metodo del porta a porta”.
“Siamo in presenza – sostengono Cgil e Camera del lavoro – di un impianto di notevoli dimensioni, destinato ad un volume abnorme di rifiuti da trattare, che richiede un investimento economico (si tratta di circa 20 milioni di euro) che ben potrebbe essere utilizzato nella realizzazione di impianti di compostaggio in numero adeguato a rendere autosufficiente la Basilicata. Con la stessa cifra potrebbero essere realizzati almeno cinque impianti di compostaggio, praticamente tutti quelli necessari a rendere autosufficiente la Basilicata per il trattamento della frazione organica dei rifiuti, con molti più occupati e con un grandissimo contributo al raggiungimento degli obiettivi fissati per le raccolte differenziate dei rifiuti”.
Secondo i sindacati “appare chiaro che è invece alto il rischio di trattare rifiuti speciali provenienti da altre regioni”.

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