Sullo sciopero odierno di Cgil, Cisl e Uil per la legge di stabilità in una nota congiunta le segreterie regionalid elle tre sigle sindacali sostengono che “dalla Basilicata arriva un segnale chiaro al Governo nazionale e al Parlamento: la legge di stabilità deve essere modificata mettendo al centro le vere esigenze dei lavoratori, dei pensionati, dei cassa integrati, dei giovani in cerca di lavoro. Si prendano le risorse dove sono, semplificando le centrali di acquisto e riducendo le stazioni appaltanti, tassando le grandi ricchezze e i grandi patrimoni, premiando le imprese che investono e fanno buona occupazione, contro chi specula e chi vive di rendite finanziarie. Servono risorse fresche per affrontare la grande emergenza che si chiama, in Italia e in Basilicata, proroga degli ammortizzatori sociali in deroga ed esodati. E servono risorse fresche, soprattutto, per ridurre le tasse a lavoratori e pensionati per far ripartire i consumi interni e quindi l'economia”. I sindacati ritengono che la piattaforma proposta è sostenuta tanto nel materano che nel potentino. Nelle imprese campione registriamo infatti dal 50 al 70% di adesioni, con buona partecipazione nel settore metalmeccanico, edile e cementifici, alle ferrovie apulo-lucane, alla Rai, nell'agroalimentare e nelle acque, in poste e tlc, nei grafici e cartiera, nelle cooperative sociali e nei servizi, nel settore chimico ed elettrico”.
Dopo la Calabria e la Basilicata nei prossimi giorni si fermeranno anche i lavoratori delle altre Regioni.
bas 06