Cestrim su immigrazione e vittime della tratta

Intervento di don Marcello Cozzi (Associazione Cestrim) in risposta alle recenti dichiarazioni rese dalla CGIL Potenza e dal Presidente della Task Force Immigrazione della Regione Basilicata.
“É proprio vero ciò che, nei giorni scorsi, ha affermato la CGIL Potenza dicendo che è “riduttivo parlare di decoro” quando si affronta il problema della prostituzione in città. É vero: si tratta di persone, di volti, di storie difficili e di tanta fatica. Ma è proprio nel rispetto di queste persone che, forse, siamo tutti chiamati a non affrontare problemi così difficili con superficialità. Si tratta sicuramente di una svista o anche, forse, di una mancanza di comunicazione all'interno dell'associazione sindacale, ma vorremmo ricordare che proprio la CGIL fa parte del nutrito elenco di partner con i quali da tempo, ormai, portiamo avanti il nostro lavoro a fianco di queste povere donne. Paradossalmente, proprio sabato mattina, mentre la CGIL Potenza comunicava alla stampa le proprie legittime preoccupazioni per il dilagare di questo fenomeno in città, una rappresentante nazionale di questa stessa sigla sindacale era impegnata in un incontro di formazione nella sede del Cestrim con tutti i nostri operatori e relativi partner. Nel ribadire l'importanza di una collaborazione con questo sindacato, ovviamente, possiamo solo prendere atto di una svista e di una difficile comunicazione.
Nello stesso tempo, però, sottolineando ancora una volta come sia deleteria la superficialità nell'affrontare simili problematiche, stigmatizziamo con forza le dichiarazioni fatte dal responsabile della “Task force sull'immigrazione” della Regione Basilicata. Ricordiamo che a causa di lentezze burocratiche imputabili alla Regione stessa, e per le quali con il Presidente Pittella cercammo di trovare delle soluzioni, esattamente un anno fa il Ministero per le Pari Opportunità ci stava escludendo dal Bando relativo all'accoglienza delle vittime di tratta, e che solo successivamente ad un nostro ricorso e alla bontà del progetto presentato, siamo stati ammessi. Ricordiamo che dei 456.000,00 euro finanziati per questo progetto ci è pervenuto al momento solo il 30% dei soldi previsti e che per le attività svolte nei primi sei mesi, il Ce.St.Ri.M ha dovuto anticipare le spese, evidentemente indebitandosi. Ricordiamo che come previsto dal progetto accogliamo ad oggi una ventina tra ragazze e bambini nelle nostre strutture protette e che invece per il lavoro su strada facciamo affidamento esclusivamente sul volontariato, proprio perché la quota economica prevista dal progetto per questo servizio ci fu stata tagliata proprio in seguito al punteggio venuto meno a causa delle difficoltà riscontrate con la Regione Basilicata.
Accogliamo ragazze con le loro storie difficili da quindici anni, i nostri studi sono la conseguenza di un ascolto e di un accompagnamento quotidiano. Le nostre unità di strada escono per andare incontro alle ragazze almeno tre volte alla settimana. Urgono volontari. Chiunque ha a cuore il problema, prima di addentrarsi in analisi così superficiali, potrebbe spendere un po' del proprio tempo volontariamente e gratuitamente con i nostri operatori. 
Per rispetto di quelle persone, di quei volti, di quelle fatiche”.
bas 02

    Condividi l'articolo su: