Per il capogruppo di Lb-Fdi “forse, all’assessore ed anche ai vertici Eni è sfuggito un piccolo dettaglio emerso dall’inchiesta: i problemi derivano dai tentativi della società di raddoppiare la produzione”
“Sulle due questioni ambientali lucane più rilevanti, Centro Oli di Viggiano e Tecnoparco, definire infelici le dichiarazioni dell’assessore Pietrantuono sarebbe un eufemismo”.<br /><br />Lo afferma il capogruppo di Lb-Fdi Gianni Rosa che aggiunge “il giorno dopo la nuvola nera che si è sprigionata dal Centro Oli, Pietrantuono scappa a Milano. E scappa per parlare di ‘sicurezza ambientale’? Sembra una boutade. E invece è tutto vero. La Basilicata che ha dimostrato essere la meno sicura sul fronte dell’ambiente, va in un convegno a Milano a parlare di cosa? Di quanto sono stati incapaci, miopi, menefreghisti i vertici regionali fino ad ora? Di quanto sono stati complici nell’inerzia, nel ‘tutto a posto’”?<br /><br />“E cosa dice – continua – il nostro assessore all’ambiente sulla fumata nera di ieri? Rassicura: ‘verificheremo’, ‘controlleremo’. E ringrazia pure l’Arpab che fino ad ora non ha fatto nulla. Ancora un volta, si dà fede a quanto unilateralmente dichiarato dall’Eni. Ancora una volta si sottovaluta il problema. Non ci sono sforamenti, dichiara l’Eni e riprende Pietrantuono. Ma ci prendono in giro? Forse, all’assessore ed anche ai vertici Eni è sfuggito un piccolo (per noi non tanto piccolo) dettaglio emerso dall’inchiesta: i problemi derivano dai tentativi della società di raddoppiare la produzione”.<br /><br />“Lo sa l’Eni – dice Rosa – e non può non saperlo la Regione e l’assessore. Dunque? Servirebbe una presa d’atto da parte di tutti del fatto che l’impianto non è adeguato e, quindi, smetterla di fare tentativi che prima o poi potrebbero finire male. Prima un adeguamento serio e solo dopo si può pensare alla produttività. Tecnoparco? Il Consiglio comunale di Pisticci, all’unanimità, chiede che l’impianto sia al servizio solo dei Comuni della zona? La risposta dell’assessore: ‘metteremo regole più stringenti’. Ma chi controlla il rispetto di queste regole? Pietrantuono non sa di cosa parla! Ancora una volta si sottovalutano le istanze dei cittadini. Si derubricano i bisogni delle comunità a mere questioni tecniche”.<br /><br />“La Basilicata – conclude – è la terra del tutto cambia per non cambiare nulla. Si promette la rivoluzione, ma siamo in pieno ancien regime. Si promette un nuovo corso con un nuovo assessore, ma Pietrantuono è come i suoi predecessori: un don Abbondio”.<br /><br />L.C.<br />