Per il presidente della seconda Commissione del Consiglio regionale “il passo successivo è la riforma dell’Arpab che risponda agli obiettivi di innalzare l’efficienza e l’efficacia delle politiche ambientali”
“L’impegno istituzionale, politico e civile per l’ambiente si esprime, innanzitutto, con il monitoraggio della presenza di inquinanti e sostanze potenzialmente tossiche in aria, suolo, acque e alimenti e con le diffusione di idee, pratiche e strumenti per uno sviluppo sostenibile. Per questo il Centro di monitoraggio ambientale presentato oggi è un punto di riferimento per l’intero territorio regionale in tema di qualità ambientale e per lo sviluppo sostenibile, un motore propulsivo di innovazione tecnologica, soprattutto avvalendoci delle professionalità adeguate a reggere il confronto con gli esperti delle compagnie petrolifere o di altre società interessate all’uso del nostro territorio, per superare le inadeguatezze e le carenze di interventi del passato”. E’ il commento del presidente della seconda Commissione permanente del Consiglio regionale (Bilancio –Programmazione) Antonio Autilio (Idv).
“Il passo successivo – aggiunge il presidente della seconda Commissione – è adesso la riforma dell’Arpab che risponda agli obiettivi di innalzare l’efficienza e l’efficacia delle politiche ambientali, definire obiettivi di qualità dei servizi e delle prestazioni ambientali, rafforzare e rendere espliciti i rapporti e le modalità di interrelazione con i soggetti istituzionali, definire un chiaro modello di programmazione strategica e operativa delle attività”.
“Per il personale da impiegare – continua Autilio – si tratta di accelerare la decisione che il Consiglio regionale ha assunto in occasione dell’approvazione della legge finanziaria 2012 allo scopo di definire, in maniera più efficace, compiti e funzioni che riguardano l’attività di Metapontum Agrobios e contestualmente quella dell’Arpab per adeguare le due strutture alle rilevanti missioni cui sono chiamate nel settore della ricerca e della salvaguardia dell’ambiente e del territorio. Voglio ricordare che insieme all’aumento del capitale sociale di Metapontum Agrobios, di cui la Regione Basilicata è socio unico, da trasformare in società in house, è stato concordato che la parte ambiente di Metapontum Agrobios (personale e strutture), doveva essere trasferita a far data dal primo febbraio ad Arpab, insieme alla relativa dotazione finanziaria, mentre il restante personale di Metapontum Agrobios, in un quadro di sostanziale equilibrio, ricerca e occupazione, sarà impegnato in specifici progetti di ricerca con particolare attenzione per l’agricoltura. Ritengo perciò necessario accelerare le procedure relative al trasferimento del personale di Metapontum Agrobios all’Arpab”.
Quanto all’attività del Centro di monitoraggio ambientale, Autilio evidenzia “la cooperazione scientifica con l’Osservatorio di Marsiconuovo per accrescere l’informazione e l’indagine sui rischi di inquinamento nei comprensori Val d’Agri e Sauro interessati dalle attività petrolifere. Di rilievo inoltre è lo studio sui fenomeni del dissesto del suolo che, come testimoniano le frane in territorio di Chiaromonte e le alluvioni nel Metapontino, specie a causa dello scioglimento della neve caduta abbondante nelle scorse settimane, continuano a rappresentare un’emergenza che come tale richiede misure adeguate a salvaguardia dei cittadini, delle loro abitazioni e delle loro attività agricole e produttive”.
“Si tratta di questioni che – conclude Autilio – nessuno pensa si possano risolvere con la bacchetta magica, ma la struttura di cui si dota la Regione è senza dubbio un nuovo strumento, che sarà tanto più efficace se sarà in grado di fare rete con tutti gli enti che a vario titolo si occupano di ambiente e territorio, coinvolgendo l’Enea di Rotondella, i Centri del Cnr, l’Università della Basilicata, perché l’impegno a salvaguardia del nostro territorio non è mai e non sarà mai abbastanza”.