I fermenti dei giovani imprenditori in provincia di Potenza fanno registrare trend positivi. La conferma arriva da Movimprese, l’indagine condotta da Unioncamere-Infocamere sulla base del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio che ha fotografato lo stato dell’imprenditoria giovanile nel 2015. Gli under 35 hanno aperto lo scorso anno 120mila nuove imprese, 46mila delle quali nel Mezzogiorno (il 37% del totale). Le chiusure hanno, invece, riguardato 53mila imprese di giovani con un saldo, dunque, positivo per 66mila unità. Senza l’apporto degli under 35, lo stock complessivo delle imprese avrebbe fatto registrare una perdita di 21mila unità.
In provincia di Potenza lo stock di imprese giovanili al 31 dicembre 2015 è di 4.125, con un’incidenza del 10,94% sul totale, superiore alla media nazionale attestata al 10,3%. Commercio (1107) e agricoltura (718) sono i settori su cui più si scommette, seguiti da edilizia, servizi di alloggio e ristorazione, attività manifatturiere e attività finanziarie e assicurative.
La vitalità imprenditoriale dei giovani del potentino si conferma anche dal saldo di nati-mortalità del 2015, anno in cui si sono iscritte al Registro Imprese 649 Pmi guidate da under 35 e se ne sono cancellate 264 (con un saldo positivo di 385). In territorio positivo anche le imprese giovanili al femminile: 225 le iscrizioni, 90 le cessazioni, per un saldo di 135 unità. "I dati evidenziano che i giovani svolgono un ruolo determinante per la crescita del nostro tessuto produttivo – sostiene il presidente della Cciaa potentina, Michele Somma -. Occorre supportare e irrobustire queste neo imprese affinché superino la fase iniziale e si affermino sul mercato. Su questo fronte, il sistema camerale può fare molto grazie alle competenze tradizionali in termini di formazione, orientamento, internazionalizzazione e creazione di impresa, e al know how maturato sui temi del digitale".
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