Cciaa Potenza: conclusi Master orientamento e gestione di impresa

La sfida sul difficile terreno del mercato del lavoro si gioca sulle specializzazioni e sulle professioni del futuro. La Camera di Commercio di Potenza, attraverso due distinti percorsi formativi, ha inteso rispondere a questa esigenza organizzando la prima edizione del corso per “Consulente di orientamento scolastico e professionale” (inserito nel Catalogo Regionale di Alta Formazione) e la XII edizione del Master di Sviluppo Economico in Gestione Aziendale, esperienza di alta formazione che da sempre si avvale della collaborazione dell’Istituto G. Tagliacarne, una delle più note business school italiane.

In entrambi i casi, i risultati sono stati soddisfacenti sia in termine di competenze acquisite che di “placement”: diversi gli allievi che hanno ottenuto contratti a progetto, molti quelli che hanno avviato una attività libero-professionale. La Camera di Commercio di Potenza, per fare un consuntivo organico, attraverso il braccio operativo dell’azienda speciale Forim ha organizzato una giornata in cui sono stati consegnati gli attestati agli allievi, alla presenza dell’assessore Regionale alla Formazione, Vincenzo Viti.

«Le due esperienze realizzate dimostrano la volontà dell’Ente camerale di spendersi sul terreno dell’alta formazione di qualità, limando quanto più possibile il disallineamento tra domanda e offerta – ha spiegato il presidente della Cciaa potentina, Pasquale Lamorte -. Il Master in gestione di Impresa, da anni, rappresenta un’esperienza di assoluto pregio, mentre il filone sull’orientamento va a collocarsi nel contesto delle trasformazioni dei sistemi formativi e dei mercati del lavoro, fornendo strumenti concettuali ed operativi per avviare gli operatori di orientamento a progettare e realizzare interventi di orientamento scolastico, professionale e sociale in un’ottica educativa nonché di consulenza e carriera professionale».

L’assessore Viti, nell’elogiare le iniziative camerali, ha annunciato nuove sfide legate alla programmazione Regionale: «Occorre una riconversione culturale. La formazione può contribuire ad aprire e ridefinire il mercato del lavoro, ma deve essere finalizzata. Da qui dovrà derivare una scelta su settori su cui puntare, come l’energia, l’ambiente, l’agricoltura avanzata e la piccola attività manifatturiera connotata da forti elementi di innovazione tecnologica».
Viti ha anche ventilato l’ipotesi di istituire un Albo Regionale degli orientatori da cui attingere per progettualità specifiche.

BAS 05
 

    Condividi l'articolo su: