Questa mattina il Comune di Matera e la Fondazione Matera Basilicata 2019 hanno firmato un accordo di collaborazione nell’attuazione e nello sviluppo delle attività previste dal progetto di capitale mediterranea della cultura e del dialogo 2026, titolo conferito dall’Unione per il Mediterraneo e dalla Fondazione Anna Lindh. Nel Municipio, l’intesa è stata sottoscritta dal commissario straordinario, Raffaele Ruberto, e dal direttore generale della Fondazione, Antonio Nicoletti. Come già indicato nel bando di candidatura, la Fondazione assume il ruolo di soggetto attuatore sia del programma artistico-culturale che dell’organizzazione generale e del coordinamento istituzionale e amministrativo del progetto. I due enti si impegnano a collaborare per condividere e mettere a disposizione competenze, personale, servizi e sedi necessari allo svolgimento delle attività, a reperire sponsorizzazioni pubbliche o private e a realizzare un efficace piano di comunicazione istituzionale che garantisca la giusta visibilità nazionale ed internazionale al progetto del 2026. Saranno due le capitali nel 2026: Matera e Tetouan (Marocco). Il lancio è avvenuto alla Bit di Milano e nell’Istituto italiano di cultura di New York. Prossimo appuntamento a giugno, la Fondazione parteciperà al Regional Forum della Fondazione Anna Lindh a Tirana, che è capitale di quest’anno. A ottobre, poi, Matera sarà presente al Mondiacult di Barcellona, la più grande conferenza di politica culturale del mondo che riunisce migliaia di partecipanti per definire l’agenda globale per la cultura nei prossimi anni, intorno alle sfide e alle opportunità principali per il futuro della cultura. ”Bisogna entrare nella fase operativa di un progetto ambizioso e lungimirante”, ha dichiarato il commissario Ruberto”. ”Siamo in piena fase preparatoria – ha detto Nicoletti -. D’accordo con il cda della Fondazione, abbiamo già colto le prime opportunità di comunicazione per dare la giusta visibilità a questa iniziativa che necessita della condivisione e del supporto di tutti, dalle istituzioni pubbliche e private, ai cittadini e agli operatori del mondo della cultura”.