Caccia, le proposte di Robortella (Pd) e Singetta (Api)

Si è discusso di caccia, di problematiche relative al calendario venatorio, di difesa del territorio e di aree protette nel corso dell’incontro “La difesa del territorio lucano”, organizzato ieri in Regione dai consiglieri Robortella e Singetta

“La costituzione di un comitato spontaneo di cittadini del potentino e del lagonegrese, che ha assunto il nome di ‘Comitato per la Difesa del Territorio Lucano’, è stato l’input per avviare una serie di incontri con i cittadini, in varie realtà del territorio, per discutere su problematiche legate all’ambiente, alla necessità della sua tutela, nonchè di caccia, di vita nei Parchi e, più in generale, dell’esigenza di contemperare le varie esigenze di chi ama la natura, di chi vive le zone protette come mera limitazione, di chi pratica attività venatoria, etc.”. E’ quanto affermato dai consiglieri regionali Alessandro Singetta (Api) e Pasquale Robortella (Pd) che si dicono “fiduciosi nell’azione ‘spontanea’ di questo gruppo di cittadini (cacciatori e non) che, attraverso le loro istanze, i loro suggerimenti, i loro quesiti, ci hanno spronato a ricercare forme di intervento capaci di rendere la legislazione regionale vigente in materia venatoria più aderente alle loro esigenze, perché non vi è dubbio che è sempre più sentita l’esigenza di contemperare la passione per lo sport della caccia con la difesa e la tutela dell’ambiente. Se si considerano, inoltre, le potenzialità di sviluppo economico legate all’attività venatoria, si capisce bene perché essa meriti attenzioni maggiori ed interventi mirati”.

“L’esperienza portata dai rappresentanti delle Associazioni venatorie regionali, tra cui Arci Caccia, ItalCaccia e FederCaccia – hanno aggiunto Singetta e Robortella – ci ha consentito di raccogliere utili elementi per implementare, correggere e migliorare la proposta di legge di modifica della legge quadro sulla caccia, presentata nei mesi scorsi. La necessità di ridefinire e meglio qualificare i compiti della Provincia, nonché il ruolo ed il numero degli A.t.c., e di ascoltare le istanze delle associazioni venatorie operanti in Regione, sono il presupposto per disegnare una disciplina snella e concordata tra Regione, Province e Ambiti territoriali di caccia”.

“Indubbiamente i problemi sono molteplici e non tutti di rapida soluzione – hanno concluso i due consiglieri – ma se si inizia a ragionare in maniera seria e trasparente, attraverso un confronto con le associazioni di settore ed i loro iscritti, si potrà giungere ad un riassetto normativo della materia, non più rimandabile e soprattutto auspicabile per evitare danni al patrimonio faunistico della nostra Regione”.

Singetta e Robortella, oltre ad illustrare la proposta di legge di modifica della legge regionale 2/95 in materia di caccia, hanno annunciato anche che gli incontri sul territorio proseguiranno, il prossimo si terrà a Spinoso l’8 gennaio.

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