Buzzini su biodiversità e intensificazione ecosostenibile

“Abbiamo cercato di alzare un velo sulla biodiversità dei microrganismi, tant’è che i microrganismi non vengono considerati quando si parla di biodiversità, forse perché non si vedono e perchè spesso sono considerati organismi negativi in quanto portatori di malattia. In realtà, senza la maggior parte dei microrganismi che non sono assolutamente patogeni, la vita dell’uomo sulla terra non sarebbe possibile, come tutta una serie di trasformazioni che permettono la vita”. L’ha detto il professor Pietro Buzzini, docente dell’Università di Perugia che ha portato un contributo scientifico importante durante lo svolgimento dell’ XI Convegno sulla biodiversità e intensificazione ecosostenibile.  “Esistono diverse definizioni di biodiversità – continua il professor Buzzini – coniate dai diversi organismi internazionali. Convenzionalmente si parla di biodiversità quando si censisce il numero di specie animali, vegetali e microbiche presenti in un determinato ambiente. E’ ovvio che se si parla di biodiversità microbica restringiamo il concetto al numero di specie microbiche presenti in un determinato ambiente. L’università italiana sta facendo miracoli insieme all’intero corpo dei ricercatori perché sta alzando tutta una serie di problematiche ed esplorando una serie di concetti che portano a una maggiore conoscenza della biodiversità in Italia. Con questo congresso porto a casa la possibilità di aver visto dei valentissimi colleghi che già conoscevo e di averne conosciuto altri che hanno arricchito il mio bagaglio di conoscenze scientifiche”.

Bas 05

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