Per il capogruppo del Pd la celebrazione del centenario della morte del poeta, avvenuta ieri a Matera, rilancia il ruolo della cultura come elemento distintivo di un progetto di rilancio economico e sociale che può trainare l’intera Basilicata
“Nel passato scavavamo il tufo per sopravvivere, oggi scaviamo in quel passato alla ricerca delle nostre radici riscoprendo un patrimonio culturale sorprendentemente emozionante. Così nel centenario della morte del grande poeta Giovanni Pascoli, grazie all’impegno della senatrice Antezza, del Sindaco di Matera Adduce dell’assessore al turismo e alla Cultura Bergantino e del preside del liceo classico di Matera De Rosa, ci ha onorato della sua presenza il presidente del Senato Renato Schifani, giunto in Basilicata e nella Città dei Sassi per la commemorazione in programma proprio presso quel liceo in cui il poeta aveva insegnato tra il 1882 ed il 1884 (Palazzo Lanfranchi, oggi sede del Museo nazionale d’arte medievale e moderna) alla presenze di numerose autorità civili e militari. Commemorare nella nostra terra il centenario della morte di Pascoli, significa ripercorrerne i densi rapporti che la città di Matera ha sempre avuto con la cultura”. E’ quanto ha dichiarato mil capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Luca Braia.
“I due anni di permanenza furono sufficienti a Pascoli, primo grande poeta della modernità – ha aggiunto Braia -, per cambiare radicalmente il suo negativo giudizio iniziale sulla città di Matera e per stabilire con essa un rapporto ricco e complesso i cui fili non si spezzarono mai, così come testimoniano le tante lettere inviate ai suoi discepoli prediletti tra i quali va ricordato il futuro filologo Nicola Festa.
Senso del sacrificio e resistenza alle difficoltà, sono tratti distintivi che caratterizzano le nostre comunità e che in una non casuale combinazione ricorrono spesso nelle poesie del poeta romagnolo, profondamente segnato nel carattere dalle tristissime vicende familiari a cui assistette da bambino ed alle difficoltà economiche che superò con sacrificio ed in solitudine. Dalla ‘miseria’ che ha caratterizzato in passato le nostre terre si può giungere al traguardo della ‘bellezza’, come ricordato dal Presidente De Filippo intervenuto all’iniziativa, solo se si punta con determinazione – e Matera lo sta facendo – sulla ‘cultura’ come elemento distintivo di un progetto di rilancio economico e sociale che può trainare l’intera Regione Basilicata”.
“Siamo pienamente fieri i questo risveglio culturale, di questo fermento nuovo, di questo fuoco riacceso nelle coscienze materane (e lucane) dal corso degli eventi – ha concluso Braia – perché siamo convinti che la conoscenza fa bene alla società tutta, a crescere e migliorare e vivere diversamente tra gli uomini e per gli uomini. Con l’auspicio che tutto questo possa diventare una propensione morale nelle vecchie e nuove generazioni, lo stesso presidente Schifani ha annunciato l’arrivo nei prossimi giorni in Senato di importanti iniziative legislative, da approvare celermente, utili a far recuperare credibilità a politici e partiti riportando rigore, sobrietà e soprattutto trasparenza”.