“Potremmo dirci stupiti della decisione del Comune di Potenza di ribadire che anche per iniziative politico-referendarie sia dovuto il versamento della tassa di occupazione suolo”. A dichiararlo il segretario dei Radicali lucani Maurizio Bolognetti che sottolinea “ Stupisce e non poco, il fatto che il sindaco Vito Santarsiero non abbia voluto rispondere alla missiva indirizzatagli da Rita Bernardini a nome del Comitato promotore referendum. Dopo aver letto la risposta dell’ufficio legale del Comune, ribadisco che a Potenza vige una sorta di “pizzo” sulla democrazia. Se volessimo aprire dei tavoli per i 90 giorni di durata della campagna referendaria dovremmo versare nelle esangui casse del Municipio del capoluogo di regione una cifra vicina ai mille euro per ogni postazione. Davvero un bel modo di favorire l’esercizio di un diritto sancito dalla Costituzione. Adesso possiamo confermarlo: il tavolo che proveremo ad aprire sabato pomeriggio in Piazza Mario Pagano, a partire dalle ore 17.00, sarà un tavolo “abusivo”. Io dico al sindaco di Potenza, che il “pizzo” non lo paghiamo e che sabato a partire dalle ore 17.00 proveremo comunque ad aprire il tavolo referendario. Nel contempo invito i vigili urbani e le forze dell’ordine a far rispettare le disposizioni del Comune di Potenza e del suo ufficio legale”.
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