Luigi D’Amato e Giuseppe Pennella, due broker dell’AIBT (Associazione Italiana Broker Tecnologici) e operativi all’interno di Basilicata Innovazione, hanno presentato, nel corso della conferenza internazionale "University-Industry Interaction”, tenutasi ad Amsterdam dal 27 al 29 maggio, lo studio incentrato sulla figura del broker tecnologico e sull’impatto del trasferimento tecnologico nello sviluppo della competitività locale.
L’intervento dei due broker è avvenuto il 29 maggio, nella sessione dedicata al “Trasferimento tecnologico”, a cui hanno preso parte anche l’Università di Algarve (Portogallo) e quella del Sud Alabama (Stati Uniti). Due voci “trentenni” italiane (l’età media dei partecipanti era di 40 anni), le uniche lucane e appartenenti ad una struttura, ovvero Basilicata Innovazione, che opera attraverso il trasferimento tecnologico per favorire la competitività del territorio. Gli altri partecipanti italiani provenivano infatti dalle università di Messina, Bologna, Foggia e Roma. Lo studio spiega come il metodo di lavoro e i servizi messi a disposizione gratuitamente da Basilicata Innovazione abbiano consentito, nel corso del suo primo triennio di attività (2009-2012), di realizzare degli interventi di innovazione con ricadute positive per la competitività del territorio. Focalizzandosi poi sulla figura del broker tecnologico, si è riscontrato come, con le attività messe in campo, la diffidenza delle imprese rispetto a progetti d’innovazione si sia progressivamente trasformata in completa apertura e collaborazione: è stato cioè colto il valore strategico del trasferimento tecnologico.
La platea, formata da attori prestigiosi del mondo della ricerca, dell’impresa e di centri di trasferimento tecnologico di livello internazionale (dagli Stati Uniti al Sud Africa all’Egitto alla Malesia al Sud Corea alla Germania all’Inghilterra a molte altre zone del globo) ha manifestato grande interesse per il “modello – Basilicata Innovazione”, per i suoi servizi e le attività di networking.
(ADN – bas) – bas 06