Il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, è intervenuto questa mattina in Consiglio regionale per illustrare l’Assestamento al Bilancio 2025 e fornire un aggiornamento dettagliato sulla complessa vertenza Smart Paper. In un discorso che ha posto l’accento sulla trasparenza, la responsabilità istituzionale e il rigore contabile, Bardi ha definito l’Assestamento una manovra “prevalentemente tecnica”, essenziale per l’allineamento dei saldi e il pieno rispetto della normativa contabile vigente. Il Presidente ha precisato che quella presentata è una manovra di verifica e allineamento, costruita nel rispetto delle norme e sulla base dei dati certificati dal rendiconto 2024. “Non introduce nuove entrate, non modifica gli equilibri generali di finanza pubblica, non determina alcun effetto espansivo o correttivo sulle politiche regionali,” ha detto Bardi, sottolineando come l’operazione sia finalizzata ad aggiornare gli stanziamenti sulla base dei residui, del fondo pluriennale vincolato, dei fondi accantonati e delle risorse del Fondo Sociale Europeo. L’operazione assicura, come previsto dal decreto legislativo 118/2011, il pareggio di competenza e il mantenimento dell’equilibrio di parte corrente. Un ringraziamento particolare è stato rivolto agli uffici regionali, alla Ragioneria e al Collegio dei Revisori per il “lavoro puntuale, complesso e di grande responsabilità tecnica”. I tre elementi principali su cui opera l’Assestamento sono l’iscrizione dell’avanzo vincolato aggiuntivo di 27 milioni di euro, che porta il totale delle risorse vincolate (derivanti da programmi comunitari, statali e regionali) a 307 milioni di euro complessivi; l’aggiornamento dei fondi accantonati, in particolare per contenziosi e debiti fuori bilancio, per circa 23 milioni di euro; e la registrazione delle risorse aggiuntive del Fondo Sociale Europeo, per circa 20 milioni di euro. Si tratta di risorse predeterminate, ha ribadito il Presidente, che assicurano continuità agli interventi già avviati e permettono di allineare ogni capitolo alle risultanze del rendiconto. Nel triennio 2025–2027, verranno iscritti circa 80 milioni di euro complessivi tra avanzo, variazioni e aggiornamenti tecnici. Nonostante il carattere prevalentemente tecnico, la Giunta ha confermato uno stanziamento destinato a fondazioni, biblioteche e istituzioni culturali. Non si tratta di nuove risorse discrezionali, ma dell’attuazione di un fondo vincolato già istituito con il bilancio di previsione, quindi con una scelta compiuta da questo Consiglio mesi fa, nel quadro di un piano complessivo di rafforzamento dell’infrastruttura culturale lucana. “È un investimento sulla memoria storica, sulla qualità dei nostri istituti culturali, sull’attrattività dei territori”, ha spiegato Bardi. L’impegno è rivolto a istituzioni che custodiscono il patrimonio identitario regionale – dalle fondazioni artistiche e letterarie, alla Cineteca Lucana, fino alla Fondazione Matera Basilicata 2019 – che contribuiscono alla vita culturale, alla formazione e a progetti di rilevanza nazionale. Un punto di grande valore è la volontà di figure prestigiose della cultura lucana, come Giuseppe Appella, Raffaele Nigro e Nino Tricarico, di conferire alla comunità il proprio patrimonio librario e artistico. “È un gesto di restituzione che ci onora e che rappresenta un esempio di civismo culturale raro nel panorama nazionale,” ha commentato Bardi, aggiungendo che ciò vale anche per Nino Martino, la cui cineteca potrà essere ulteriormente valorizzata, catalogata e resa pienamente fruibile. Il Presidente ha inoltre ribadito l’impegno, assunto pubblicamente, di salvare e mettere in sicurezza la Biblioteca Provinciale “Tommaso Stigliani” di Matera. Per questa istituzione, è stato confermato un contributo stabile fino a 550.000 euro l’anno per ciascuno degli esercizi 2025, 2026 e 2027, per un totale massimo di 1.650.000 euro, un intervento che garantisce la continuità dei servizi. Misure limitate nelle dimensioni, ha osservato Bardi, ma che rispondono a una visione precisa: sostenere il capitale culturale come fattore di coesione sociale, sviluppo e reputazione della Basilicata. L’Assestamento introduce anche un contributo mirato a completare la procedura della liquidazione delle Comunità Montane, una vicenda aperta dal 2010 e mai realmente chiusa, che ha generato costi ricorrenti. “Riteniamo sia il momento di porre fine a questa fase transitoria, assicurando ai commissari liquidatori le risorse necessarie a chiudere definitivamente il percorso”, ha affermato il Presidente. “Questa manovra non fa promesse, non altera i saldi, non sposta equilibri. È un atto di responsabilità, necessario per assicurare correttezza contabile e rigore amministrativo. Credo che questo sia il modo più serio di governare”.
Nel corso della seduta del Consiglio regionale, il Presidente Bardi ha ritenuto doveroso aggiornare l’Aula sull’evoluzione della vertenza Smart Paper che la Regione, con l’assessore Cupparo, sta seguendo con grande attenzione istituzionale, in costante confronto con tutte le parti coinvolte, a partire dal Ministro Urso. Il cambio di appalto dei servizi Enel, con la riduzione strutturale dei volumi nel settore del back office, ha una dimensione nazionale. Proprio per questo la Regione ha chiesto e ottenuto garanzie chiare e verificabili per le lavoratrici e i lavoratori lucani. I tre punti fermi della Regione: nessun posto di lavoro verrà perso. La gara predisposta da Enel applica integralmente la clausola sociale prevista dal CCNL Telecomunicazioni e l’RTI Accenture–Datacontact è tenuta ad assorbire tutto il personale impiegato sulla commessa. “Nei tavoli tecnici – regionali e ministeriali – è stato confermato che non risultano lavoratori a rischio anche grazie alla previsione di meccanismi tecnici di gara che hanno premiato capacità di reimpiego per le risorse non più impiegabili sulla commessa originaria, oggetto di percorsi di ricollocazione e, se necessario, di reskilling. Continueremo a monitorare ogni passaggio, ma il risultato lo abbiamo raggiunto”, ha sottolineato Bardi. Il secondo punto irrinunciabile è il mantenimento dei livelli retributivi. La Regione e le organizzazioni sindacali hanno ribadito il riconoscimento delle attuali condizioni economiche. Gli incrementi derivanti dal nuovo CCNL Telecomunicazioni sono già stati garantiti, mentre alcune voci retributive aggiuntive sono al centro dell’approfondimento attualmente in corso. “Anche su questo abbiamo garanzie che le richieste dei lavoratori saranno confermate”. Il terzo punto è il mantenimento di una sede nella provincia di Potenza: “Abbiamo chiesto con nettezza che, oltre alla sede prevista a Matera, sia assicurata una presenza stabile anche nel territorio potentino. Su questo punto si sta già lavorando in sede ministeriale per identificare una soluzione definitiva nei prossimi giorni. Per noi, la salvaguardia della presenza territoriale in entrambe le province è imprescindibile. La Regione Basilicata – ha concluso Bardi – continuerà a operare con serietà, rigore istituzionale e senza alcuna enfasi, ma con determinazione: difendere l’occupazione, tutelare i diritti e garantire che il territorio non perda né posti di lavoro né presidi”.