“Un gesto significativo che va oltre l’omaggio personale: è un richiamo forte ai valori di responsabilità, empatia e servizio alla comunità”. Con queste parole il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, è intervenuto questa mattina alla cerimonia ufficiale di intitolazione del Distretto sanitario di Grassano alla memoria del dottor Vito Magnante.
Bardi ha ricordato con commozione la figura del medico-chirurgo e sindaco definendolo “un esempio luminoso di come la professionalità e il senso civico possano fondersi in un’unica vocazione”. Magnante, ha sottolineato Bardi, “non ha mai considerato la medicina come un mestiere, ma come una missione al servizio degli altri”. Il dottor Magnante ha esercitato la professione medica per decenni con rigore e profonda umanità, operando inizialmente all’ospedale di Tricarico, al Pronto Soccorso dell’ospedale di Matera e, infine, nel Distretto Sanitario di Grassano, dove è stato responsabile del 118. Il suo impegno non si è limitato alla sanità: da sindaco di Grassano, infatti, si è distinto per passione civica, capacità di ascolto e dedizione al bene comune.
“Il dottor Magnante si è preso cura della sua comunità con lo stesso spirito con cui si prendeva cura dei suoi pazienti – ha aggiunto Bardi -. Ecco perché ricordarlo con l’intitolazione di un presidio sanitario non è solo un atto simbolico, ma un esempio concreto per le generazioni future”.
Il Distretto Sanitario di Grassano, oggi più che mai, rappresenta un punto di riferimento per la sanità territoriale lucana. Garantisce servizi fondamentali come l’assistenza di base, domiciliare, l’attività specialistica ambulatoriale, il 118 medicalizzato, le vaccinazioni e l’integrazione socio-sanitaria. Vi operano anche reparti di fisiatria, dermatologia, otorinolaringoiatria, cure palliative domiciliari, assistenza psicologica e protesica.
“Grassano non è un presidio periferico – ha detto il Presidente – ma centrale nella logica di una sanità diffusa, equa e integrata. Questo equilibrio tra accessibilità, qualità e continuità delle cure è un modello concreto che vogliamo rafforzare, anche attraverso i simboli e la memoria”.
Nel corso del suo intervento, Bardi ha anche ribadito l’impegno del Governo regionale a investire nella sanità territoriale. “Le Case della Comunità, le Centrali Operative Territoriali e gli Ospedali di Comunità – ha detto – rappresentano l’architettura di un sistema più vicino, accessibile e umano. Ma questo non basta: vogliamo potenziare i servizi esistenti, rendendo ogni presidio un punto di ascolto e risposta ai bisogni reali delle persone”.
Infine, un pensiero alla comunità: “Quella di oggi non è solo una cerimonia – ha concluso Bardi – ma un messaggio alla Basilicata intera: la buona sanità si costruisce con le buone persone, con i territori e con le comunità. Intitolare questo distretto al dottor Magnante è un atto di verità, perché ciò che lui ha rappresentato – cura, dedizione, spirito civico – è il fondamento di ogni sistema sanitario che voglia davvero funzionare. La memoria è il filo invisibile che tiene insieme una comunità. Oggi quel filo prende un nome, quello del dottor Magnante, e si lega indissolubilmente a questo luogo e a tutta la Basilicata”.