Bando trasporti Potenza, Mollica: “Disservizi e disagi”

Il consigliere dell’Udc aveva invitato il Comune a rivedere il bando e la Regione a controllare la rispondenza dello stesso in merito agli obblighi di salvaguardia per il personale. “Nulla di fatto, i consigli non pagati non vengono mai apprezzati”

&ldquo;La questione trasporti, per la complessit&agrave; delle problematiche che comporta, obbliga chiunque si trovi nelle condizioni di affrontarla a dimostrare capacit&agrave; gestionali e organizzative tali da garantirne un efficiente funzionamento&rdquo;. E&rsquo; quanto dichiara il consigliere regionale dell&rsquo;Udc, Francesco Mollica, sottolineando che &ldquo;la questione, finora, risulta uno dei problemi pi&ugrave; annosi mai completamente risolti. Anche l&rsquo;amministrazione comunale di Potenza – afferma – non &egrave; indenne da tale problematica e recentemente, a causa del dissesto, nel tentativo di trovare soluzioni, ha modificato il vecchio piano del trasporto pubblico locale intervenendo con un dimezzamento dei chilometri che per&ograve; ha causato un notevole disservizio per l&rsquo;intera comunit&agrave; e un grave disagio per i lavoratori che hanno sub&igrave;to l&rsquo;onta del licenziamento. Successivamente procedeva ad indire la gara&rdquo;.<br /><br />&ldquo;A volte, per&ograve; – ribatte il consigliere – la fretta &egrave; cattiva consigliera e il bando veniva redatto con una serie di incongruenze&nbsp; rispetto alla normativa regionale a cui il Comune doveva uniformarsi in virt&ugrave; dei contributi ricevuti. Incongruenze che ho evidenziato con un apposito comunicato stampa in cui invitavo l&rsquo;Ente locale a rivedere il bando, in sede di autotutela, e la Regione a controllare la rispondenza dello stesso alla Legge regionale n. 22/98 art. 18, in merito agli obblighi di salvaguardia per il personale&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Nulla di fatto &ndash; precisa il consigliere – entrambi hanno preferito ignorare i suggerimenti proposti continuando l&rsquo;iter intrapreso. Siamo in fase di aggiudicazione. A questo punto la preoccupazione mi spinge a sollecitare nuovamente la Regione e, in particolare, l&rsquo;Assessore al ramo che, considerando quanto esposto, non potr&agrave; esimersi dal valutare le questioni sollevate e, conseguentemente, dall&rsquo; intraprendere le azioni pi&ugrave; opportune&rdquo;.<br /><br />

    Condividi l'articolo su: