Auto: Cupparo a sostegno “pressing Ppe”

“Il futuro della mobilità europea non può essere solo elettrico: bisogna dare spazio a tecnologie alternative”. Così l’assessore regionale alla vigilia dell’importante decisione che la Commissione assumerà il 5 marzo prossimo con ripercussioni dirette sull’attività del Gruppo Stellantis.

L'assessore Francesco Cupparo con il direttore dello stabilimento di Melfi Nicola Intrevado

“Il futuro della mobilità europea non può essere solo elettrico: bisogna dare spazio a tecnologie alternative”. Così l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Francesco Cupparo, a sostegno del “pressing” del Ppe in Parlamento europeo alla vigilia dell’importante decisione che la Commissione europea assumerà il 5 marzo prossimo con ripercussioni dirette sull’attività del Gruppo Stellantis e di conseguenza sullo stabilimento di Melfi.

Cupparo sintetizza la posizione del Ppe condivisa dalla grande maggioranza degli assessori regionali alle Attività Produttive: «l’obiettivo di porre fine alle vendite di auto con motore a combustione interna entro il 2035 sembra più irrealistico che mai. Il divieto imminente del 2035 sui motori a combustione interna dovrebbe essere revocato per riflettere la neutralità tecnologica».

“Quindi non diciamo solo “no” allo stop ai motori a combustione interna dal 2035 ma intendiamo affrontare – sottolinea Cupparo – tutti i temi chiave per la competitività del comparto auto europeo e le esigenze della transizione. Questo è il punto centrale della proposta, che chiede una revisione delle politiche attuali per permettere la vendita di veicoli con motori a combustione che utilizzano biocarburanti e altri combustibili alternativi anche dopo il 2035. Si chiede pertanto che l’Ue avvii la revisione della legislazione sul divieto già nel 2025 anziché aspettare il 2026, come precedentemente previsto. L’intento è di “correggere” la legge che porterebbe progressivamente verso il divieto dei motori a combustione. Si propone dunque un approccio tecnologico neutro, non limitato solo alle auto elettriche, ma che includa anche i carburanti alternativi, come i biocarburanti e i carburanti sintetici. Infine, pensiamo a “misure di sollievo temporanee” per i produttori auto, con l’intento di evitare multe ai soggetti che non rispettano la legislazione in vigore già nel 2025. Tra le misure suggerite, la valutazione della conformità in base a una media triennale o l’adeguamento temporaneo del metodo di calcolo delle sanzioni per tenere conto delle auto prodotte e non solo di quelle immatricolate. E’ questa una strategia – continua Cupparo – che punta a salvaguardare l’attività che prevede 150mila auto a Melfi e l’occupazione durante quest’anno segnato dall’intenso cronoprogramma di avvio della produzione di nuovi modelli a Melfi.  Una strategia – conclude – sulla quale abbiamo registrato nelle ultime settimane la condivisione di Confindustria e dei sindacati lucani. L’obiettivo è salvaguardare il futuro di un settore vitale, pietra miliare dell’economia europea, che impiega oltre 13 milioni di persone e contribuisce per circa il 7% al Pil dell’Ue, promuovendo al contempo gli obiettivi climatici e quelli sociali più ampi”.

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