Autilio: rilanciare programmi industrializzazione Val D’Agri

Il consigliere Idv: “dopo il progetto Sudelettra il rilancio dei programmi di industrializzazione dell’area di Viggiano e accelerazione iter contratto di sito”

“Il progetto di Sudelettra finalizzato all’ampliamento dell’impianto dello stabilimento ubicato nell’area industriale di Viggiano, con la previsione di nuova occupazione di 22 unità, che ha ottenuto un contributo di poco meno di 2milioni di euro erogato dalla Giunta regionale, è senz’altro un segnale positivo per rilanciare i programmi di industrializzazione in Val d’Agri, che è ancora purtroppo insoddisfacente, ma non può farci dimenticare i problemi che in precedenza hanno vissuto gli stessi lavoratori di Sudelettra e riconducibili al Contratto di Sito per offrire le garanzie necessarie, innanzitutto al mantenimento del posto di lavoro, a tutti i lavoratori dell’area di Viggiano”.
E’ il commento del consigliere regionale di Idv, Antonio Autilio, sottolineando che “le attese e le aspettative delle comunità valligiane dall’Avviso e dal Programma operativo Val d’Agri sono crescenti tenuto conto la sempre più difficile situazione di disoccupazione”.

“In attesa di riprendere il confronto sul Memorandum di Intesa sul petrolio – sostiene Autilio – e di verificare l’atteggiamento che assumerà il nuovo ministro per lo Sviluppo Economico, Corrado Passera, e con lui l’intero Governo Monti, non si deve ripetere quello che è accaduto nella scorsa estate quando l’Eni ha sospeso commesse ad aziende, come nel caso della Sudelettra, da sempre impegnata a Viggiano per conto dell’Eni stesso. Poichè la situazione Sudelettra non è, purtroppo, un caso isolato, ma si sono già verificate altre vicende di aziende di Viggiano e della Val d’Agri che hanno perso commesse o che sono sostituite da altre aziende che non hanno riassunto tutti i precedenti lavoratori, in previsione di nuove scadenze di commesse entro la fine dell’anno, è necessario accelerare l’iter sul Contratto di Sito proposto dalla Cgil e sostenuto da Cisl e Uil, che si pone l’obiettivo prioritario di tutelare gli attuali livelli occupazionali e, al tempo stesso, di aumentare l’occupazione diretta e nell’indotto dell’Eni. Ciò non solo per non perdere nemmeno un posto di lavoro, ma nell’interesse di piccole e medie imprese locali che sono in attesa della concretizzazione del Contratto di Filiera proposto dalla Confindustria di Basilicata all’Eni e ad Assomineraria”.

Nel ricordare di aver assunto sulla questione numerose iniziative istituzionali, ultima in ordine di tempo un’interpellanza, Autilio rileva che “un altro tema da affrontare riguarda le assunzioni effettuate fino ad oggi nell’area industriale di Viggiano che non sono per nulla transitate tramite il Centro per l’impiego territorialmente competente a discapito della trasparenza e par condicio da garantire ad ognuno dei lavoratori dell’area”.  Autilio ribadisce, in proposito, la necessità di “accogliere le proposte di Cgil, Cisl, Uil, espresse nell’assemblea generale dei lavoratori svoltasi a Viggiano l’estate scorsa, e, contestualmente, le proposte di Confindustria contenute nel Patto di sistema della filiera energetica anche per avviare l’istituzione del Distretto energetico lucano e di tenere conto delle azioni previste per accrescere l’occupazione individuate nel Patto di sistema per il lavoro e la crescita ‘Obiettivo Basilicata 2012’, sottoscritto di recente con Cgil, Cisl, Uil e Confindustria ed allargato successivamente alle associazioni imprenditoriali lucane”.

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