Autilio: raccogliere e valorizzare domanda di cultura

In due convegni a Tricarico e Potenza il presidente della seconda Commissione ha sottolineato “la necessità di valorizzare l’intera filiera turistica per rafforzare l’offerta culturale”

“Nonostante un anno difficile su molti fronti – crisi economica, incertezza e tagli dei finanziamenti pubblici, provvedimenti normativi penalizzanti – la domanda di cultura nel nostro Paese mostra vitalità e dinamismo. Segnali positivi vengono dai dati sulla fruizione culturale che cresce nel 2010, con un aumento del 5,9%, da mostre e musei +3,8% e dai siti archeologici + 2,3%. Quanto alla Basilicata, secondo il settimo Rapporto Federculture, nel 2010, i visitatori a musei, monumenti ed aree archeologiche sono stati 224.528; il 20,4% dei lucani visita musei e/o mostre; il 17,4% siti archeologici e monumenti; il 16,4% va a teatro e il 45,2% a cinema; il 25,4% assiste a concerti musicali”. Partendo da questi dati il presidente della seconda Commissione permanente del Consiglio regionale (Bilancio-Programmazione) Antonio Autilio oggi prima a Tricarico al convegno su “gli arabi in Basilicata” e successivamente a Potenza al seminario informativo su “Cultura protetta” ha sottolineato “la necessità di valorizzare l’intera filiera turistica, riannodando tutti gli elementi, dalla formazione delle figure professionali essenziali, alla promozione dei siti e contenitori, alla realizzazione di imprese, per rafforzare l’offerta culturale”.

“L’andamento positivo sul fronte della domanda – ha sottolineato Autilio – dimostra una volta di più quanto il comparto culturale meriti una centralità nelle politiche economiche nazionali e regionali. Politiche che tengano conto anche del valore fondamentale della cultura come conoscenza, istruzione, accesso ai saperi per ridurre le diseguaglianze, combattere la povertà, alleggerire il disagio sociale e creare occupazione. Ma – ha detto ancora Autilio – la congiuntura economica e un minor sostegno statale alla cultura hanno condizionato anche l’intervento dei privati , che faticano a sostenere i livelli di finanziamento degli anni passati. Il valore complessivo delle sponsorizzazioni private nel 2010 è stato di 1.454 milioni di euro, con un flessione del 9,6% rispetto al 2009. Di questi sono stati investiti nella cultura 181 milioni di euro, circa il 30% in meno di quanto le imprese private avevano destinato al settore nel 2008, quando le sponsorizzazioni culturali erano state pari a 258 milioni di euro. In Basilicata un esempio estremamente positivo e da rinnovare – ha evidenziato – è il progetto di restauro della Villa Romana di contrada Barricelle -Marsicovetere in attuazione di un’intesa Sovrintendenza Archeologica e compagnie petrolifere che finanzieranno i lavori”.

“La Regione – ha continuato Autilio – come testimonia l’esperienza del Programma Cultura in Formazione deve intensificare e qualificare ulteriormente gli interventi di formazione di quelle figure specialistiche per il recupero e la conservazione dei beni artistici, storici, monumentali, paesaggistici. Il Progetto Cultura Protetta presentato a Potenza con il preciso obiettivo, attraverso la partnership privata di enti di formazione, società di progettazione, Ente Parco Val d’Agri, di promuovere il sistema culturale lucano attraverso una rete interregionale e transazionale è sicuramente innovativo. La proposta dell’intero percorso è rendere il paesaggio ed il territorio un museo continuo come fruizione complessa di un sistema integrato che ancora difficilmente viene considerato un complesso di beni da tutelare in quanto occasioni di sviluppo dell’economia locale. L’obiettivo finale del Progetto è la realizzazione, per la prima volta, di un Atlante di Identità Locale. È del tutto evidente che il Paese non può fare a meno di una politica per la cultura, che deve entrare a far parte delle strategie nazionali, anche di quelle con le quali si combatte la recessione e si cerca di abbattere le inefficienze e i costi, di quelle per rilanciare l’economia e lo sviluppo, ricostruendo un clima di fiducia. L’Italia e con essa la Basilicata ha un potenziale enorme di beni culturali e paesaggistici. Ma mancano un progetto per il Paese e una vera politica culturale”.

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