Autilio: “in Basilicata resiste la voglia di impresa”

Il presidente della Seconda Commissione consiliare “Bilancio” commenta i dati forniti dalla 134esima assemblea nazionale di Unioncamere e sottolinea che “il credito più accessibile è oggi la necessità prioritaria per piccoli e medi imprenditori”

“I dati che ci consegna la 134esima assemblea nazionale di Unioncamere, in svolgimento a Perugia, smentiscono le tesi più pessimistiche e registrano in Basilicata un tasso di crescita di imprese pari al 3 per cento che è secondo solo all’Abruzzo (3,8 per cento). Dunque è ancora forte la voglia di impresa”. E’ quanto sottolinea il presidente della Seconda Commissione consiliare “Bilancio e Programmazione” Antonio Autilio (Idv) per il quale “il credito più accessibile è oggi la necessità prioritaria per piccoli e medi imprenditori”.
“Intanto – aggiunge – il saldo annuale, al 30 ottobre scorso, di 1.897 aziende (4.737 iscrizioni alle Cciaa di Potenza e Matera contro le 2.840 cessazioni) è estremamente positivo tenuto conto della congiuntura di forte crisi consentendo alla nostra regione di ‘sfondare’ il muro delle 62mila ditte iscritte agli albi camerali dei diversi settori. Di contro, non può che preoccuparci il numero di fallimenti registrati nei primi dieci mesi dell’anno pari a 36 imprese (25 del Materano e 19 del Potentino). Un numero che è indicativo dell’allarme lanciato: ogni giorno nel nostro Paese falliscono 38 imprese”.

“Il fatto che la Lombardia, da sempre considerata la ‘culla’ dell’imprenditoria ha un tasso di crescita dell’0,8 per cento molto inferiore a quello lucano conferma – sottolinea Autilio – come è cambiata la questione meridionale: tradizionalmente il Mezzogiorno era anticiclico nel senso che subiva di meno le fasi di recessione in quanto mercato per il Nord che reagiva aumentando le esportazioni. Sostanzialmente il Mezzogiorno era un po' un cuscinetto che tendeva a subire di meno nelle fasi di recessione e a crescere di meno in quelle di espansione. Oggi il problema è che il Nord non riesce a compensare con maggiori esportazioni e quindi questa crisi si traduce in una riduzione del reddito”.

“La voglia di imprese – continua ancora Autilio – ha positivamente contagiato anche associazioni, organismi, società ed enti di formazione che si occupano di cultura. Il progetto Cultura Protetta, ad esempio, che sarà presentato domani al Consiglio regionale in un seminario informativo per iniziativa di Eldaifp, Dedalo srl, Ente Parco Pollino, Università di Perugia, nasce col preciso obiettivo di promuovere il Sistema culturale lucano mediante la creazione di una rete interregionale e transnazionale, che si avvalga di Specialisti del recupero e della conservazione del territorio, in grado di interagire e dialogare con attori internazionali del sistema stesso. Lo Specialista del recupero e della conservazione del territorio è un ingegnere o un architetto che implementerà le sue conoscenze in piani urbanistici e di settore per effettuare azioni di recupero, tutela e valorizzazione del territorio e dell’ambiente–paesaggio, dialogando con i diversi saperi che interagiscono nella programmazione di interventi di innovazione. Nello specifico la promozione culturale e il lavoro dello Specialista – conclude – devono essere sempre meglio orientati alla valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale del territorio della Val d’Agri, area naturalmente vocata al turismo, ma ancora isolata e non adeguatamente inserita nei percorsi turistico-culturali e che ha anch’essa bisogno, come le altre aree regionali, di imprese culturali”.

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