Il direttore generale dell’Azienda Sanitaria di Matera, Maurizio Friolo, accoglie con soddisfazione l’approvazione, da parte della Giunta regionale della Basilicata, del provvedimento che definisce i criteri per la determinazione dei budget di spesa per il biennio 2025-2026 destinati all’acquisto di prestazioni di specialistica ambulatoriale da parte delle strutture private accreditate, in attuazione dell’art. 25 della Legge 833/1978. Il provvedimento rappresenta un importante passo avanti verso una maggiore razionalizzazione e trasparenza nell’allocazione delle risorse, nonché un significativo strumento di programmazione finalizzato a garantire l’equità nell’accesso alle prestazioni sanitarie su tutto il territorio regionale.
“Si tratta di una misura attesa e necessaria che permetterà alle Aziende Sanitarie Locali di definire in tempi certi i budget assegnati alle strutture accreditate, sulla base di criteri oggettivi e parametri di reale fabbisogno sanitario – afferma il Direttore Generale dell’Asm”.
In particolare, l’Asm apprezza l’introduzione del fattore di riequilibrio territoriale, volto a correggere eventuali disomogeneità nell’offerta di servizi tra le due Aziende Sanitarie della regione, con l’obiettivo di garantire a tutti i cittadini lucani un accesso uniforme a prestazioni fondamentali.
Positiva anche la scelta di fondare l’assegnazione dei budget su un mix equilibrato di indicatori: il consuntivo 2022, il fabbisogno sanitario modellato secondo il modello CREA – Centro per la ricerca economica applicata in Sanità è un fattore di finalità mirato a favorire l’erogazione delle prestazioni più critiche, in particolare nelle macroaree di laboratorio e diagnostica per immagini. “Con questo provvedimento – ha aggiunto il Direttore Generale Friolo – la Regione offre alle Aziende Sanitarie uno strumento concreto per pianificare con maggiore efficacia e per rispondere in modo più adeguato alla domanda di salute della popolazione.”
L’ASM ribadisce l’impegno a garantire la qualità, l’efficienza e l’universalità del servizio sanitario pubblico, in coerenza con le indicazioni regionali e con i principi di equità e prossimità che guidano l’intero sistema sanitario nazionale.