Apt, nel 2025 Basilicata turistica più internazionale

In una intervista la direttrice, Margherita Sarli, tira un bilancio dell'anno che sta per finire e impegni per il futuro. "Stiamo lanciando l'immagine della Basilicata con una visione innovativa, per mantenere alta la sua reputazione e continuare a attrarre flussi".    

L’Agenzia di promozione territoriale della Basilicata (Apt) si è spesa molto nell’internazionalizzazione della propria offerta turistica, quella che si appresta a chiudere un 2025 che la sua direttrice, Margherita Sarli, ha definito “molto intenso”.    “La nostra attenzione – ha detto all’Agenzia di stampa Ansa facendo un bilancio di quello che è stato fatto – è stata comunque indirizzata soprattutto su una rete territoriale tra pubblico e privato che ha dato la consapevolezza delle potenzialità che ha il turismo in Basilicata, per rilanciare i suoi punti di forza. Abbiamo lavorato su prodotto e comunicazione – ha continuato – e l’obiettivo per il futuro è quello di consolidare l’esistente, rilanciare sul nuovo, oltre a lanciare all’esterno l’immagine della Basilicata con una visione innovativa, per mantenere alta la reputazione della nostra regione e continuare a attrarre flussi”.

Il processo di apertura dei confini regionali verso il mondo si è materializzato “attraverso l’attività ordinaria, con la partecipazione a fiere e operazioni di comunicazione importanti. Abbiamo rafforzato la ‘Rete dei cammini’, abbiamo investito in comunicazione sul ‘Basilicata coast to coast’, la partecipazione all’Expo di Osaka, dove ci siamo presentati con una veste nuova è stata utilissima. Eravamo lì con nuovi linguaggi – ha aggiunto – con i nostri tour operator per generare occasioni di business attraverso il contatto diretto, perché riteniamo che sia anche il contatto umano quello che dà la reale dimensione delle destinazioni e suscita il desiderio, quella fascinazione che serve ad attrarre visitatori. Sui nuovi linguaggi – ha specificato Sarli – abbiamo inteso sviluppare la comunicazione legata agli aeroporti, in particolare a Bari, che rappresenta per la Basilicata turistica un hub strategico e l’accesso sul versante Materano. Il nostro totem immersivo ha avuto un grande successo”.    Un’altra occasione importante è stata rappresentata a Matera, nello scorso mese di novembre, dal “Roots in”, la Borsa internazionale del turismo delle origini, perché – ha spiegato la direttrice – “è stata un’occasione ulteriore di internazionalizzazione soprattutto per America Latina e Stati Uniti e ha rappresentato per noi un’occasione fondamentale di posizionamento della Basilicata e di Matera, perché avere una ‘borsa’ significa aumentare l’autorevolezza della nostra regione”.

In attesa che a febbraio vengano certificati i dati della scorsa stagione, in termini di presenze e di arrivi, e che già in maniera parziale indicano una tendenza in crescita rispetto all’anno prima, Sarli ha completato la sua analisi ricordando un altro importante traguardo raggiunto: “E’ stato l’anno degli investimenti e delle attrazioni dei grandi player. A febbraio il gruppo Alpitour è entrato a Matera, così come il gruppo Arsenale, che già lavorava su Maratea ha voluto investire con un treno, l’Orient Express ‘La dolce vita’, un segmento di lusso, creando due tappe, una a Matera e una a Maratea, e per il futuro creerà un’ulteriore tappa. Legare i grandi gruppi alla Basilicata significa che la destinazione continua a crescere anche se a macchia di leopardo, avendo punti molto più forti e punti ancora da strutturare. E su questo lavoreremo nel 2026”.

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