Appalti, Margiotta (Pd): approvato emendamento su grandi opere

"L'obiettivo è far sì che nel nostro paese le grandi opere si facciano, partendo dal massimo della trasparenza e del coinvolgimento dell'opinione pubblica, ma stabilendo in modo certo che, assunta la decisione, si vada avanti senza esitazioni, demagogie e mal di pancia. Soprattutto, senza che, ad ogni manifestazione di comitati o comitatini, si blocchi un'opera e si riparta da zero nel processo decisionale". Lo dichiara in una nota Salvatore Margiotta (Misto), componente della Commissione Lavori pubblici e Comunicazioni, firmatario di un emendamento al Codice dei lavori pubblici approvato oggi in Senato, che sancisce un principio "semplice ma rilevante, finora troppe volte disatteso ed inattuato". Testualmente l'emendamento prevede "una procedura di acquisizione dei consensi tecnici e amministrativi necessari per realizzare un'opera che sia semplice, vincolante e non modificabile nel tempo", spiega il senatore Margiotta, ingegnere, "ciò, a valle di forme di dibattito pubblico delle comunità locali dei territori interessati dalla realizzazione di grandi progetti infrastrutturali aventi impatto sull'ambiente o sull'assetto del territorio".
"Uno Stato serio – conclude – giunge alla decisione sull'utilità di una grande opera cercando condivisione e consenso soprattutto da parte dei cittadini e delle Amministrazioni interessate; e poi non torna indietro al primo stormir di fronda".

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