A Labro, alla Scuola di Formazione politica promossa dall’ApI, in occasione della seconda Festa di partito, tra i 200 giovani giunti da tutta Italia, c’era anche una pattuglia di giovani lucani, guidati da Alessandro Filippetti. Una sorta di “laboratorio” della generazione “t” come l’ha battezzata la dirigente nazionale di ApI nel seminario sui giovani e occupazione, Vilma Mazzocco, per definire una nuova generazione di giovani che si affaccia in politica e nella società civile. La generazione “t”, con la lettera minuscola per indicare terra e lavoro agricolo ai quali i giovani si stanno dedicando attraverso nuovi strumenti e nuove professionalità, ma anche con la “T” maiuscola per indicare la Terra-Pianeta verso cui i giovani stanno dimostrando una grande sensibilità sui temi della sostenibilità e dell’ambiente, quali valori aggiunti per realizzare economia reale e benessere sociale, in contrapposizione alle manovre della finanza internazionale speculativa. Peraltro, sui 45 mila tesserati iscritti all'Api quest'anno, ben il 30%, sono giovani: il fiore all'occhiello del partito di Rutelli.
Ad attrarre i ragazzi, tutti rigorosamente under 30, rapporto uomini-donne 60 a 40, è stata l'originale formula del Campus Giovani dell'Api. La miscela sta in un 50% di saper fare politica e in un 50% di saperla pensare. Ai moduli ci ha pensato Cristina De Luca, forte della lunga militanza scout. Tre i filoni e 20 i laboratori. Il primo è «Come organizzare la politica», il secondo è «Come comunicare la politica», il terzo è sul rapporto tra «La politica e la Rete». Obiettivo centrale: valorizzare i giovani più bravi con il criterio meritocratico. La sfida: chi vuole far politica deve dirlo. L’ApI garantisce spazi e opportunità, in cambio richiede impegno e sacrificio. Laura Vermeri, 25 anni, l'ha fatto: l'anno scorso era solo una dei partecipanti, oggi è il responsabile dei giovani apisti e guida il coordinamento dei movimenti giovanili di Api, Udc e Fli nel Terzo Polo.
«E’ stato un risultato straordinario a dimostrazione – sottolinea Vilma Mazzocco – che c’è grande richiesta di politica da parte delle giovani generazioni. I ragazzi vogliono gli strumenti per entrare in politica e la nostra scommessa come Alleanza per l’Italia e come Terzo polo sarà quella di dare loro un’opportunità vera non solo dichiarata».
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