"Nonostante le rassicurazioni ricevute dal Direttore Generale durante l’incontro dello scorso 20 giugno, in cui impegnava l’Azienda al pieno rispetto della delibera n. 540 del 2.11.2015, ed in particolare per quanto riguarda il personale assegnato agli interventi in urgenza, ad oggi ci risulta che quelle disposizioni continuano ad essere disapplicate mettendo a rischio la sicurezza degli operatori e dei pazienti.
Infatti nella suddetta delibera si dispone che per l’urgenza neurochirurgica h 12 sono previsti n. 3 infermieri mentre, per l’urgenza multidisciplinare h 12 sono previsti n. 3 infermieri, 4 infermieri per l’urgenza notturna con due reperibili, in caso di doppia urgenza, e tre reperibili in caso di maxiemergenza per il prelievo di organi. Invece, per le sale di elezione (interventi programmati) erano previsti n. 2 infermieri per sala con un operatore socio sanitario e un infermiere a cavaliere tra la sala a media e bassa intensità". Lo dichiarano in una nota Donato Lovallo (Fp Cgil), Giuseppe Costanzo (Fials), Tommaso Maiorino (Usb).
"Si tratta – proseguono – di disposizioni a lungo concertate con le OO.SS che garantiscono la piena operatività delle sale operatorie e la garanzia della massima copertura della emergenza, disposizioni che di fatto continuano ad essere ignorate considerato che gli operatori assegnati all’emergenza, sia infermieri che guardie anestesiologiche, vengono impegnati quotidianamente per interventi programmati sguarnendo la dotazione di personale in emergenza, con il grave rischio di non essere in grado di intervenire con immediatezza laddove si verificasse l’evento, potendosi palesare una ipotesi di interruzione di pubblico servizio. Tra l’altro gli spostamenti di personale dalle sale di emergenza a quelle programmate continuano ad essere disposte solo verbalmente, senza che si capisca chi realmente dispone il servizio e si assume la responsabilità. Infatti, nella “catena di comando”, oltre al primario, sono presenti una posizione organizzativa, che dovrebbe sovraintendere alla gestione del personale infermieristico insieme alla caposala di ruolo, e altri due coordinatori nominati dalla direzione strategica che dovrebbero ulteriormente gestire il personale ma che, di fatto, diventano infermieri in meno in una situazione di estrema carenza di organico.
A questo proposito, anche durante l’ultimo incontro, abbiamo chiesto alla Direzione di rivedere l’organizzazione del personale a partire dalla posizione organizzativa che dovrebbe essere direttamente più presente nella gestione delle risorse umane di tutto il gruppo operatorio, insieme alla coordinatrice di ruolo, ricollocando gli altri due coordinatori “facenti funzioni” nelle attività infermieristiche. Così come abbiamo chiesto il rispetto dell’orario di inizio degli interventi (taglio cute) finalizzato a migliorare la produttività del gruppo operatorio, senza voluti sforamenti di orario che assorbono maggiori risorse sia per il riconoscimento dello straordinario maggiorato, ovvero lo stesso compenso previsto per l’abbattimento delle liste di attesa, sia per l’aumento stesso delle liste.
Pertanto, FP CGIL, FIALS e USB chiedono al Direttore Generale di intervenire con urgenza nel pieno rispetto degli impegni assunti nella riunione dello scorso martedì. In caso contrario, queste Organizzazioni Sindacali si vedranno costrette a proseguire nella già avviata procedura di raffreddamento davanti al Prefetto".
Bas 05