Ambienti di lavoro più equi e rispettosi

La consigliera regionale di parità, Ivana Pipponzi, e la Camera di commercio di Potenza organizzano attività di formazione, contro le discriminazioni e le molestie, rivolte ai dipendenti. Dopo la prima giornata di ieri, l’11 novembre il prossimo incontro.  

Come riconoscere gli atteggiamenti che si traducono in molestie e discriminazioni sui luoghi di lavoro e, soprattutto, quali sono gli strumenti per combatterli. Non è sempre facile. Perciò occorre promuovere una cultura di genere che sensibilizzi i lavoratori e le lavoratrici soprattutto nello stigmatizzare quei comportamenti che violano l’integrità e la dignità della persona e creano un profondo malessere. Questi gli obiettivi della prima giornata di formazione, rivolta ai dipendenti e alle dipendenti della Camera di Commercio della Basilicata e avviata ieri dall’Ente camerale con la consigliera di Parità Regionale, Ivana Pipponzi. Un prossimo incontro è già stato fissato per l’11 novembre.

Una giornata intesa, che ha offerto spunti di riflessione concreti e ha rafforzato la consapevolezza che la parità di genere non è solo un principio giuridico, ma un valore organizzativo e culturale, che contribuisce alla qualità del lavoro e al benessere collettivo. Ed è proprio la formazione, come ha sottolineato in apertura dei lavori, il responsabile del Comitato Unico di Garanzia camerale Patrick Suglia, “lo strumento di cambiamento culturale indispensabile per raggiungere un reale equilibrio di genere nelle organizzazioni pubbliche e private”.

Ha preso, poi, la parola la consigliera di Pipponzi, che si è soffermata sui diritti delle donne nel contesto lavorativo, in particolare sulla parità retributiva e sulla pari opportunità nella formazione professionale. Nel suo intervento, la Pipponzi ha ricordato che la discriminazione di genere può manifestarsi in molteplici forme, dirette o indirette, ad esempio con il rifiuto di assunzione legato allo stato di gravidanza o con la richiesta di test di gravidanza durante i colloqui di lavoro. “La molestia, infatti, non riguarda soltanto i comportamenti a sfondo sessuale – ha sottolineato – ma comprende anche atteggiamenti offensivi e umilianti. Lo sforzo di tutti deve essere quello di garantire ambienti di lavoro rispettosi e liberi da qualsiasi forma di intimidazione o degradazione”.

Ampio spazio è stato dedicato anche al ruolo della Consigliera di Parità, figura che interviene nei casi di presunta discriminazione. Pipponzi ha spiegato come avviene il processo di conciliazione, sottolineando il ruolo dei sindacati e dei dipendenti formati, che, ha detto, “sono spesso i primi a intercettare situazioni critiche ed è questo il motivo per cui la formazione interna assume un ruolo decisivo”.

Nel ringraziare la Camera di Commercio lucana per l’iniziativa, Ivana Pipponzi ha ribadito che “il Comitato Unico di Garanzia (Cug) rappresenta uno strumento essenziale per promuovere la parità e contrastare le discriminazioni. Ogni ente deve dotarsi di un piano di azioni positive, non un atto formale ma la condizione stessa per l’assunzione di nuovo personale”.

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