Ambiente, Vita: servono atti di buona politica

Per il capogruppo del Psi in Consiglio regionale per recuperare la fiducia dei cittadini occorrono programmi di sviluppo del territorio compatibili con le attività petrolifere e con quelle di smaltimento dei rifiuti.

“L’attenzione politica dei socialisti per la vicenda Fenice come per altre situazioni di emergenza ambientale (Centro Oli Eni di Viggiano, Pertusillo, inquinamento di fiumi), da giorni, è intrecciata a quella per il profondo malessere sociale che coinvolge settori sempre più consistenti di cittadini.
Una sorta di miscela esplosiva di protesta che se da noi non conosce le caratteristiche del movimento degli indignati, in attività in altre parti del Paese, cova sotto la cenere e tocca direttamente o indirettamente la politica e l’istituzione regionale”. Ad affermarlo il capogruppo del Psi in Consiglio regionale, Rocco Vita, che si chiede “come dare torto ai cittadini di Lavello e di Melfi che non sanno più di chi fidarsi dopo le continue notizie diffuse dai giornali a seguito dell’inchiesta giudiziaria su Fenice. Lo stesso tentativo di far ricorso ad una class action per inchiodare i responsabili ed ottenere un risarcimento per i danni all’ambiente, al territorio e alla salute, è particolarmente indicativo del diffuso stato di sfiducia nelle istituzioni e della volontà di verità e giustizia”.

“Per Fenice come per tutte le situazioni di emergenza ambientale – dichiara l’esponente del Psi – diventa prioritario superare l’’atteggiamento diffuso di sfiducia di questi giorni, innanzitutto attraverso un cronoprogramma di norme, atti, provvedimenti e progetti da mettere in campo dopo il recupero di un confronto, ma soprattutto riprendendo quel dialogo che è venuto meno con l’intero sistema delle autonomie locali e con i cittadini. Un insieme di fatti e impegni che riconducano alla buona politica di cui il Tavolo della Trasparenza è solo una precondizione”. “Riacquistare la fiducia della gente in tempi brevi – conclude Vita – non sarà facile ma dobbiamo provarci. La Giunta regionale e l’intero centrosinistra, in proposito sono chiamati a interrogarsi, senza coperture e omissioni, specie perché le cronache dei giornali sulla vicenda Fenice e non solo sono ogni giorno più preoccupanti e disegnano una situazione di intrecci a cui va data una risposta non più procrastinabile”.

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