L’associazione Amabili Confini, da sempre alla ricerca di nuove e originali voci del panorama narrativo contemporaneo, propone al pubblico materano uno scrittore di grande interesse: Antonio Galetta. L’autore, nato nel 1988 a Ceglie Messapica (BR), è assurto agli onori delle cronache letterarie per il suo romanzo d’esordio Pietà, finalista alla XXXVI edizione del Premio Calvino e vincitore del Premio Campiello Opera Prima. Antonio Galetta, dopo il liceo scientifico, opzione Scienze applicate, si è trasferito a Udine dove ha conseguito la laurea magistrale in Italianistica nella locale università. Al momento è impegnato in un dottorato di ricerca sul tema dell’autorappresentazione nel romanzo italiano contemporaneo in sinergia tra Università statale di Pisa e Sorbona. Nel 2021 ha ricevuto una menzione speciale del Direttivo del Premio Calvino per il romanzo La pace sotto gli ulivi.
Pietà, pubblicato nella collana Unici di Einaudi, “mette in scena con distacco, nel filtro di una prosa ironica e sorprendente, gli intricati giochi di potere che si dispiegano in un piccolo centro del Sud Italia in vista delle imminenti elezioni comunali. Tra simbolismo e realismo, ricorrendo anche a mezzi narrativi postmoderni, l’autore anatomizza personaggi e forze in campo, giungendo all’amara conclusione dell’invincibile resilienza dello status quo. Un quadro miniaturizzato dell’Italia contemporanea in cui la voce narrante è un originale “noi” che accomuna gli interessi costituiti”. Pietà “è un grimaldello: scardina le dinamiche silenziose del potere e facendolo mette a nudo noi. Senza pietà.”
Il romanzo verrà presentato mercoledì 23 luglio nella Fondazione Le Monacelle, con inizio alle 18:30. Dialogheranno con l’autore, Agnese Ferri e Francesco Moro. L’evento è organizzato dall’associazione Amabili Confini in collaborazione con la libreria Di Giulio.