Al via“Imaging nei Sassi 2012”: si indaga sulle malattie sociali

Tra i 5 e i 6 milioni di italiani, 25 milioni di giornate lavorative perse (con costi solo per questa perdita di produttività stimati intorno ai 2 miliardi di euro l'anno; 3 miliardi di euro l’anno è il solo costo dell’artride reumatoide): le malattie reumatiche sono considerate a tutti gli effetti malattie sociali e per la loro frequenza richiedono un approccio multidisciplinare e nuove tecniche radiologiche di imaging. E’ questo l’obiettivo centrale dell’evento scientifico di “Imaging nei Sassi 2012 – Le malattie articolari reumatiche” che è cominciato oggi e si conclude domani a Matera, organizzato da Sanità Futura con l’intervento del reparto di radiologia dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera , con il patrocinio della Società Italiana di Radiologia Medica, la Sirm (Sezione Muscolo-Scheletrica), la Federazione Italiana Tecnici di Radiologia Medica, il Collegio Tsrm di Basilicata, l’Azienda Sanitaria Locale Matera, l’Ordine dei Medici di Matera, Università di Bari, oltre che dell’intero sistema delle Autonomie Locali (Regione, Provincia e Comune di Matera).
Il successo della prima edizione del Convegno dal titolo “Aggiornamenti in patologia muscolo-scheletrica” che si è tenuta il 29 e il 30 aprile 2011 a Matera con 500 partecipanti da tutt’Italia – spiegano gli organizzatori – ci ha convinto a riproporre una seconda edizione. Nella prima abbiamo affrontato tematiche specifiche quali le patologie degenerative concernenti la spalla, l'anca e la rachide, convogliando l'attenzione dei partecipanti sull'appropriatezza degli esami radiologici; i tecnici, invece, hanno focalizzato i loro incontri sulla formazione che il tecnico di diagnostica per immagini e radioterapia riceve alla luce della legge 270 ponendo l'accento, anche, sulle nuove frontiere della professione tecnica. La formula di “Imaging nei Sassi 2012” prevede, come per la scorsa edizione, la trattazione da parte di esperti nel settore, di alcuni aspetti delle “malattie reumatiche articolari”. E’ prevista la partecipazione di 120 medici chirurghi e medici in specializzazione e 80 tecnici sanitari di radiologia medica, provenienti da tutt’Italia, che con la presenza matureranno crediti formativi (Ecm).
Per avere un quadro più completo, la cosiddetta “forma morbosa” più diffusa è rappresentata dalle artrosi con circa 4 milioni di casi di malattia (69%), seguita da reumatismi extra-articolari con circa 700 mila casi (12%), spondiloentesoartriti con poco meno di 500 mila casi (8,5%). E – evidenziano gli specialisti – se non curate adeguatamente e nei tempi giusti, dopo 10 anni, circa il 50% delle forme più severe va incontro ad una invalidità permanente, quindi una diagnosi precoce è fondamentale.
Purtroppo manca in Italia di una vera rete reumatologica, e ci troviamo di fronte a una situazione assistenziale a macchia di leopardo, priva di omogeneità. Sotto questo profilo siamo senza dubbio il paese peggiore in Europa. Anche il taglio dei posti letto, che viene attuato secondo criteri ispirati dalla spending review, avrà ripercussioni negative in futuro perché impedirà di accedere a cure assistenziali in regime di ricovero, importante per osservare il paziente in maniera totale e adeguata, senza il trauma di ritorni continui.
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