"Mai come adesso, in questo momento di profonda crisi economica che il Paese sta vivendo, bisogna considerare l’agricoltura questione centrale e non residuale". Lo ha dichiarato la senatrice del Pd Maria Antezza, intervenendo oggi al Senato per illustrare le proposte del Pd su alcuni temi chiave per il rilancio del settore, che riguardano in particolare la competitività, il valore del territorio, la semplificazione e governance per il riordino degli enti. "Oggi dire agricoltura significa dire cibo, salute, ambiente, energia, cultura, turismo, tutela del territorio, lavoro con alti costi oppure, al contrario, lavoro nero con sfruttamento fino allo schiavismo". La senatrice Antezza si è soffermata sui problemi che colpiscono principalmente il Sud del Paese: "una serie di comparti attendono risposte e sono in emergenza, il problema dell'esposizione debitoria nei confronti dell'INPS sta mettendo in ginocchio le aziende agricole, in particolare quelle del Sud. Non sono parole d'ordine o titoli vuoti, questi, ma sono problemi reali di centinaia di aziende reali. Sono migliaia di persone che vivono di questo, che sono appese a promesse mai mantenute e non sanno se proseguire l'attività o arrendersi e chiudere le proprie aziende". Antezza ha voluto precisare che "il Pd, in questi 3 anni, non ha giocato allo sfascio, non ha fatto solo critiche, ma ha presentato interrogazioni, mozioni, risoluzioni, indagini conoscitive, emendamenti e ddl. Ripetutamente abbiamo richiamato il Ministro di turno all’esigenza di una proposta organica. E' ora di riportare il settore al centro dell’agenda politico-economica nazionale proiettandolo oltre la crisi attraverso una prospettiva di sviluppo e rilancio competitivo, attraverso il riconoscimento dell’agricoltura come servizio pubblico, servizio al territorio". "Riconoscere valore pubblico a un bene pubblico come l'agricoltura – ha detto Antezza – è un dovere, è una scommessa su cui tutti dobbiamo puntare. L'agricoltura italiana è una delle carte vincenti della nostra economia. Il nuovo governo deve crederci. Il Partito democratico continuerà il suo lavoro e il suo sforzo di sensibilizzazione affinché la politica agricola possa essere efficacemente rinnovata"
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