“Sulla gestione delle risorse idriche lucane e sui rapporti tra Regione Basilicata e Regione Puglia la classe dirigente e politica della Basilicata faccia prevalere toni di sobrietà improntati soprattutto sulla ricerca di forme di cooperazione solidale e non accentuando ad ogni costo motivazioni di contrasto”. E’ la posizione della DC-Libertas Basilicata espressa dal segretario regionale Giuseppe Potenza. “Purtroppo anche in questo caso – continua – la politica offre un brutto spettacolo alla nostra gente, specie alle popolazioni del Senisese che da oltre trent’anni sono in attesa di un risarcimento al sacrificio dei propri poderi per far posto alla diga di Montecotugno, come alle numerose comunità rurali che subiscono ancora il razionamento dell’acqua di casa e agli agricoltori del Metapontino che pagano un costo decisamente alto senza adeguati servizi irrigui e vivendo il rischio continuo di alluvioni. La questione va quindi inquadrata nella sua giusta cornice istituzionale, partendo dal principio universale che l’acqua è un bene dell’umanità e non merce da vendere, per individuare il percorso per le soluzioni senza complicare ogni cosa. Intanto – sottolinea il segretario della DC – bisogna portare a termine la riforma degli enti di gestione delle risorse idriche lucane più volte ribadita ad ogni livello politico per arrivare ad un unico gestore che abbia capacità tecniche ed amministrative per garantire servizi adeguati per il potabile, l’irriguo e l’industriale. Riaggiornare l’intesa con la Regione Puglia e quindi approfondire il progetto della cosiddetta “canna bis del Sinni” – afferma Potenza – mi sembrano azioni non complicate a condizione che né assessori pugliesi e né consiglieri regionali lucani usino i comunicati stampa come arma per alimentare un clima che non giova a nessuno. I lucani sono interessati oltre al soddisfacimento di tutte le esigenze e necessità idriche, in ogni campo, al sistema tariffario che continua ad essere esoso specie per le famiglie e non compatibile con la grande capacità di accumulo di acqua di cui disponiamo. E’ dalla riduzione delle tariffe per le famiglie, gli agricoltori, le piccole e medie imprese e da un nuovo sistema di royalties per i territori cosiddetti macrifornitori in modo da produrre opportunità di sviluppo e progetti di difesa e salvaguardia di sorgenti ed invasi che – conclude Potenza – è necessario ripartire nel confronto prima e nell’iniziativa dopo se vogliamo dare prova di responsabilità nell’affrontare e risolvere i problemi di gestione delle risorse naturali strategiche (oltre l’acqua, il petrolio)”.
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