Gli Open Day di Trend 3.0 partecipati e ricchi di stimoli. I temi all’attenzione della 21^ edizione della manifestazione l’orientamento e la formazione, il lavoro, l’innovazione e la ricerca scientifica ma anche servizi sociali, integrazione e diversità. E po arti performative e cultura, people e makers, governante.
Parola d’ordine della terza giornata: lavoro. L’evento promosso dalla Cooperativa Job Enterprise ha visto anche il protagonismo degli studenti degli istituti superiori che hanno invaso il centro storico della città di Potenza e che si sono relazionati con i Consulenti del Lavoro, prima, e con il Comitato scientifico del Trend sull’Open Day del Lavoro e le priorità per le giovani generazioni verso #Basilicata2020. Un appello accorato dai segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil che, dalla Sala del Cortile del Museo Archeologico Nazionale hanno sottolineato la necessità di “fornire ai numerosi giovani della regione, più di 30mila in 10 anni, gli strumenti adatti per ritornare ad arricchire il nostro territorio grazie alle competenze acquisite fuori regione. La Basilicata è una regione che non funziona perché non cura un aspetto fondamentale come la programmazione, una regione vecchia che non da la possibilità di un effettivo cambio generazionale. È necessario mettere in connessione il mondo della scuola con quello del lavoro e delle imprese, ed eventi come Trend sono una opportunità importante”. Tra gli appuntamenti della giornata l’iniziativa realizzata dall’Ordine degli Psicologi di Basilicata in collaborazione, per la prima volta, con l’Ordine dei Veterinari: a Largo D’Uomo l’esibizione dei cuccioli del Centro Social Pet a.s.d., centro cinologico per le attività assistite con gli animali, che lavora a stretto contatto con persone che hanno necessità di seguire la Pet therapy. Nell’arco della giornata anche l’incontro con il responsabile di sede del Centro Studi Cepu di Potenza, Francesco Gerbasio: “In un grande evento che tratta di formazione e orientamento ci è parso naturale partecipare, occupandoci noi dei medesimi settori. Nei seminari promossi, abbiamo incontrato quasi un centinaio di studenti ed è emerso un dato piuttosto particolare: solo tre di loro hanno manifestato la volontà di proseguire negli studi”. Che sia una conseguenza dei tempi o una forma mentis di chi affronta studi prettamente tecnici, l’affannosa ricerca di occupazione è sempre più perseguita. Michele Graziadei, presidente dell’Ordine degli Architetti di Potenza, a margine della presentazione dell’organismo che presiede, che si è tenuta presso la sala consiliare della Provincia di Potenza, ha spiegato: “In questo particolare contesto si parla di tutte le professioni, ci piaceva che fosse presentata anche quella dell’architetto, antica come la cura dell’uomo di costruirsi un tetto per ripararsi. Lo scopo è dare informazioni ai giovani e meno giovani. Spesso la nostra professione non è capita sebbene risulti apprezzata: l’architetto fa dal cucchiaio alla città; può incidere sul miglioramento della qualità della vita. La filosofia professionale opera su “beni immateriali”, che non si vedono e vanno dall’emotività al piacere, alla creazione della dimensione “casa”.
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