“Devo esprimere tutto il mio rammarico per la distruzione dei due dipinti murali di Satriano di Lucania datati 1991 e del dipinto distrutto a Sant'Angelo le Fratte datato 1997. Con la copertura delle tre opere si è cancellato la storia, una parte importante dell'identità”. Lo afferma, in un comunicato stampa, Luciano La Torre, presidente dell’associazione “Arte per la Valle” e promotore dei dipinti murali.
“Le Arti visive – si legge nella nota – sono il più nobile strumento di comunicazione universale quando sono realizzate con criterio e raccontano la vita, il passato e il presente.
I contenuti espressi nei dipinti murali realizzati nella valle del Melandro intendono sempre raccontare la storia o l’evento avvenuto nel posto dove vengono realizzati. La maggior parte degli stessi autori dei murali hanno preso spunto e ispirazione dalle bellezze naturali del posto e della cultura locale, creando un grande museo di arte contemporanea all’aperto. Tutto ciò, al fine di restituire una identità quasi del tutto smarrita ai nostri comuni, raccontando con queste opere la storia, il culto, le leggende e tutto ciò che li ha caratterizzati.
Nella valle del Melandro i dipinti murali sono ormai già diventati storici, basti pensare che i giovani che hanno oggi 25 anni sono nati e cresciuti insieme ad essi e ormai parte integrante del loro vissuto, inoltre nel tempo con il loro crescente numero, sono diventati il segno distintivo della nostra valle che ha apportato certamente un incremento del turismo di questi luoghi, favorendo la conoscenza della nostra identità culturale.
Forse non tutti i conterranei si sono accorti dell'importanza di quanto accadeva loro intorno, e non si sono resi conto che i nostri piccoli centri che ospitano i dipinti murali non sono più anonimi ma conosciuti a livello internazionale e vengono visitati, attratti dal conoscere la nostra identità raccontata sui muri…è gravissimo distruggerli!
Le istituzioni che detengono il patrimonio artistico creato nella Valle del Melandro dal 1988 ad oggi hanno la responsabilità di proteggerli e conservarli, e non devono dimenticare che le arti figurative sono patrimonio artistico protetto dalla legge 22 aprile 1941 n. 633.
I dipinti murali e le sculture sono tutelati dalla firma dell'autore, dagli anni passati(quelli coperti contavano ben 25 anni), dalla legge 22 aprile 1941 n. 633 sui diritti di autore e da due Protocolli di Intesa uno con l’Ente Parco e quello più importante con i tre comuni.
Ora cosa possiamo fare? Da parte mia, in riferimento alla Legge 22 aprile 1941 n. 633 ammonisco chiunque, istituzione comprese a non toccare più i dipinti, senza la mia autorizzazione o coinvolgimento, per le mie opere e per tutto il progetto dei murali realizzati dal 1988 ad oggi di cui rivendico la paternità. Chiedo agli enti preposti per la tutela e la conservazione , di fare dei saggi mediante asportazione di una parte dell'intonaco a copertura dei dipinti per valutare se vi è ancora la possibilità di recuperarli.
Inoltre chiedo i danni morali degli autori contemplati dalla legge su citata”.
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