Mario Desiati, Premio Strega 2022 con il romanzo Spatriati (Einaudi, 2021) sarà a Potenza, presso il Polo Bibliotecario di via Don Minozzi, giovedì 5 giugno alle ore 17:00, per un incontro sul suo ultimo romanzo, Malbianco, edito da Einaudi.
L’evento è organizzato dal Polo Bibliotecario in collaborazione con la libreria Ubik di Potenza e vedrà l’autore in dialogo con Donato Verrastro, professore associato di Storia Contemporanea dell’Università degli Studi della Basilicata e Giovanna Solimando, manager culturale presso il Salone Internazionale del Libro di Torino. Modererà l’incontro Raffaele La Regina, dottorando di ricerca in Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi della Basilicata.
Luigi Catalani, direttore del Polo Bibliotecario, aprirà l’incontro con i saluti iniziali.
Malbianco narra la storia di Marco Petrovici che ha quarant’anni e vive a Berlino quando inizia a soffrire di svenimenti, capogiri, agorafobia. Per scoprire l’origine di questi suoi disturbi e ritrovare un po’ di pace decide di tornare in Puglia, dai genitori ormai anziani che vivono immersi in un bosco nella campagna tarantina. In questa fase di vita di passaggio, in cui accudisce i genitori anziani, Marco Petrovici si convince che le cause del suo malessere vadano cercate nella memoria sepolta di quel suo cognome così strano.
A partire da un ricordo d’infanzia dai contorni fumosi – un balordo un po’ troppo famigliare che suona il violino sotto la neve di Taranto –, con l’aiuto di zia Ada, della letteratura e della storiografia, della psicoterapia e di un diario ritrovato non per caso, Marco cura il «malbianco» che opprime la sua famiglia.
Facendosi largo tra reticenza e continue omissioni, scopre la vita segreta della bisnonna Addolorata, trovatella e asinaia, e ricostruisce, attraverso lo studio delle fonti bibliografiche e archivistiche, le vicende di nonno Demetrio e di suo fratello Vladimiro, entrambi reduci di guerra, ma con vissuti molto diversi. Chi sono davvero i Petrovici? Da dove arrivano? Cosa c’entra con loro un’antica ninna nanna yiddish che inconsapevolmente si tramandano da quasi cent’anni?
Questa è la parabola di chi rivolge lo sguardo dietro di sé, alle proprie origini più profonde, per vivere il presente e immaginare un futuro libero da quel malbianco che nasconde la vera essenza delle persone. Raccontando la frenesia e i turbamenti di un protagonista consumato dalla storia che si porta addosso, Mario Desiati ci consegna il suo romanzo più lirico, inquieto, ambizioso e maturo. Un romanzo storico e psicologico che traccia un ritratto individuale e collettivo importante e che accompagna il lettore dalla Puglia al cuore dell’Europa attraversando eventi storici di enorme portata con precisione e cura: la spedizione italiana in Russia e la poco nota deportazione in Germania degli internati militari italiani (Imi) dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. Malbianco è un libro che ci accompagna in un’indagine personale grazie alla quale affrontare un dolore muto che attraversa le generazioni e riparare, finalmente, il trauma.