A Pignola venerdì 2° convegno su culto Micaelico in Basilicata

 Venerdì 29 Settembre, alle ore 18:30 presso il Palazzo Gaeta a Pignola, si svolgerà il 2° convegno “Il culto Micaelico in Basilicata: la Grotta di San Michele in Pignola”, a cura dell’associazione Fidapa B.P.W. Italy sezione di Pignola. A comunicarlo in una nota, la Presidente Anna Albano.
“Anche quest’anno – dichiara Albano- la sezione della Fidapa B.P.W. Italy ha inteso onorare il “culto della memoria”, ovvero, la devozione per San Michele Arcangelo, che fino agli anni ’50 portava, all’antica ed inesplorata grotta di San Michele, centinaia di devoti, provenienti anche da molti paesi circostanti.
 L’iniziativa rientra in un progetto più ampio, che già dallo scorso anno ha potuto fregiarsi della collaborazione della Dott.ssa Antonella Pellettieri, della Dott.ssa Anna Valente e del Dott. Antonio Rubino – esperti di IBAM CNR- .
Meritevole di apprezzamenti il prezioso contributo offerto dalla Prof.ssa Angela Guma, dalla D.ssa Rosa Maria Giordano, dal Dott. Angelo Nolè e dal Prof. Fiorentino Trapanese, per la raccolta di informazioni e racconti orali, di testimonianze dirette e ricordi personali vivi nella memoria dei pignolesi, utili all’elaborazione del volume che sarà presentato nel corso dell’incontro di domani, con lo scopo di trasferirne la memoria alle nuove generazioni.
Al progetto hanno partecipato attivamente anche gli studenti del Liceo Linguistico “L. Da Vinci” di Potenza che, con il supporto dei propri docenti, hanno realizzato anche una broschure in quattro lingue.
Per i prossimi anni, il progetto si prefigge anche un approfondendo in ordine alla possibilità di conseguire la ricostruzione dell’eremo, così da restituire alla comunità pignolese, ma anche ai numerosi fedeli lucani, questo sito meraviglioso, naturalmente predisposto al ristoro degli animi e dello spirito.
“L’impegno della sezione di Pignola della Fidapa B.P.W. Italy, operativa da 8 anni, – sottolinea Albano – proseguirà per conseguire una più appropriata valorizzazione del patrimonio culturale ed artistico e per accrescere l’offerta del proprio territorio. Ciò, anche perché – prosegue la presidente Albano, “siamo spinti dalla passione per la nostra terra, dal bisogno di sentirci eredi di una tradizione e dalla insaziabile ricerca di un ancoraggio al passato che ci conduca alla scoperta di una civiltà rupestre fondata dai monaci che, insediatisi sul nostro territorio, hanno lasciato un incantevole patrimonio artistico e naturale, meta ideale per la cura dell’anima e dello spirito” .

Bas 05

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