A Muro Lucano focus su immigrazione e integrazione

Si è tenuto questa mattina a Muro Lucano  un convegno utile ad analizzare i risultati del progetto “In Medias Res” che è stata occasione utile ad approfondire in maniera certosina il tema dell’immigrazione e dell’integrazione. Al tavolo dei relatori, il Sindaco di Muro Lucano Gerardo Mariani, il primo cittadino di Bella Michele Celentano, Sabatino Grasso (Responsabile monitoraggio del progetto) e Antonella Cerone (mediatrice interculturale del progetto). Ognuno – spiega una nota diffusa dal Comune di Muro Lucano –  ha fornito interessanti spunti di riflessione, a partire dal Sindaco Celentano: “dobbiamo purtroppo prendere atto che non esiste una politica europea d’integrazione in grado di favorire la cooperazione verso chi ha bisogno. Dobbiamo inoltre – evidenzia Celentano – sviluppare una cultura che ci consenta di essere meno egoisti e meno social e più attenti e predisposti al contatto così da favorire l’integrazione tra popoli”. Anche il sindaco Mariani, ha voluto rimarcare considerazioni a lui molto care: “esiste un fenomeno lacunoso che non è nella politica ma nei politici. La politica deve modernizzarsi e attualizzarsi rispetto ai temi che contraddistinguono l’era moderna. Serve una programmazione mirata e celere che passi attraverso una legge regionale in grado di regolamentare il flusso di migranti nella nostra regione e definire il percorso d’integrazione”. Interessante il contributo di Antonella Cerone, la quale si è soffermata su un concetto molto più ampio d’integrazione, che caratterizza le nostre vite attraverso la semplice necessità di legare con i vicini di casa quando si cambia città. Sabatino Grasso ha invece tracciato un bilancio del lungo lavoro svolto per poi introdurre Pape Gora Tall, giovane senegalese autore del libro “Africanità”, presentato proprio a Muro per l’occasione. Estremamente interessanti le sue parole a proposito della cultura africana: “nel mio libro parlo d’imperialismo e perdita delle lingue perché da noi ad esempio, contrariamente a quanto accade in Europa, si studiano lingue diverse dalla nostra. Lo stesso vale per la conoscenza dei poeti, li conosciamo tutti tranne i nostri, che sono tanti. L’Africa deve tornare indietro e inculcare il valore dell’africanità e allo stesso tempo dar vita ad una cooperazione bilaterale tra i popoli”.

BAS 05

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