Con l’ultima adesione in ordine cronologico di Otello Marsano, ora la Dc di Policoro conta tre consiglieri comunali di maggioranza. Il primo ad aderire al partito del Sottosegretario al Miur Giuseppe Pizza è stato Cosimo Simone, il quale non nasconde la sua soddisfazione per come la Dc stia crescendo: “La componente moderata e cattolica di questa maggioranza si rafforza sempre di più e ne sono contento. Oltre a noi tra i banchi della massima assise comunale, sia in maggioranza che in minoranza, siedono altri esponenti politici che fanno riferimento a quest’area: sicuri 11 su 21. Il nostro obiettivo a Policoro è quello di amalgamare e unire questo blocco sociale in prospettiva di altri appuntamenti elettorali. Infatti il nostro interlocutore privilegiato è soprattutto l’Api (Alleanza per l’Italia), con la quale ci sentiamo più in sintonia e per questo avvieremo una serie di incontri per pianificare alcune iniziative politiche da mettere in cantiere. Per noi è necessario guardare con fiducia alla nuova stagione politica che si sta per aprire a livello nazionale, e portare anche sul nostro territorio lo stesso schema. Tutto questo però serve a non farci trovare impreparati soprattutto alle amministrative comunali nel 2013 dato che, come più volte rimarcato pubblicamente, il patto d’onore sottoscritto con l’elettorato nell’aprile del 2008 rimane inscindibile e dunque per quel che ci riguarda la nostra fedeltà al centro destra al giro di boa della legislatura è totale. Però la politica ha le sue logiche e un partito deve guardare oltre l’orizzonte se vuole dare certezze future ai propri elettori e simpatizzanti. E dato che l’area di centro in Italia è stata fino al 1994 il riferimento di Governo naturale di tutti i moderati, cattolici e liberali, dopo quel periodo c’è stata la disgregazione andando chi sotto l’ombrello della Sinistra chi sotto quello della Destra passando così da una posizione di maggioranza ad una di minoranza. Pertanto dopo 15 anni di transizione e minoranza nelle maggioranze che si sono succedute nei vari Governi, anche locali, è arrivato il momento di riannodare il filo della politica e riportarlo nell’alveo naturale di quel centro che trova sempre l’equilibrio e le soluzioni di tutti i problemi com’ è accaduto per cinquant’anni anche nella nostra città”. (G.E.)