Piano azione Sud, Vita (Psi): solo un primo passo

Per il consigliere regionale socialista “è solo l’inizio di una inversione di tendenza per colmare la grave disattenzione per il Mezzogiorno”

“Il Piano d’Azione Sud firmato a Roma tra Governo Monti e Presidenti delle Regioni segna un’inversione di tendenza rispetto all’uso disinvolto che il precedente Governo Berlusconi ha fatto dei fondi destinati al Sud, come insegna il ‘metodo bancomat’ per i Fas, ma non va caricato di eccessive aspettative perché i segnali che il Mezzogiorno attende sono ben più consistenti”. E’ il commento di Rocco Vita, componente della segreteria nazionale e capogruppo del Psi alla Regione Basilicata, aggiungendo che “del resto è stato lo stesso premier Monti a definirlo solo il primo passo di un lavoro che si intende portare avanti con le Regioni che punta alla crescita e all'inclusione sociale”.

“E sono proprio la crescita produttiva ed occupazionale e la difesa dello stato sociale oggi – continua Vita – i due banchi di prova più importanti per giudicare comportamenti e politiche del Governo per colmare la grave disattenzione verso il Sud durata troppo tempo. In definitiva, non vogliamo certo sottovalutare il risultato dei 200 milioni di euro conseguito dalla Regione per agganciare la Basilicata al nuovo asse ferroviario ad alta velocità Napoli-Bari e i finanziamenti per i progetti di banda larga per raccogliere quella che è stata definita la sfida ‘agenda digitale’ che ambisce allo sviluppo socioeconomico del territorio del Mezzogiorno mediante importanti investimenti in infrastrutture di comunicazione elettronica. Siamo solo in attesa di verificarne tempi e strumenti di attuazione come per l’introduzione del credito d’imposta a favore delle imprese del Mezzogiorno, pari al 50 per cento del costo salariale di un anno per ciascun lavoratore svantaggiato assunto dalle imprese delle Regioni coinvolte e per la ridefinizione dei Programmi operativi regionali in tema di istruzione”.

“Va bene un’apertura di credito al Governo tecnico e di tecnici, ma – aggiunge il dirigente Psi – mentre la manovra finanziaria di sacrifici specie per le popolazioni meridionali è attuale, tutto il resto richiede tempi che non possono essere lunghi e pertanto controllo, vigilanza e concertazione di Regioni e parti sociali. Si tratta, infine, di verificare l’attuazione dell’Intesa Istituzionale nel settore dei lavori pubblici per dare risposte infrastrutturali, specie nella viabilità, anche in questo caso in tempi ravvicinati, ai nostri territori”.

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