“Noi lucani ancora una volta dobbiamo constatare con profonda amarezza che i bandi della Regione Basilicata non sono orientati verso la meritocrazia e la professionalità, ma seguono logiche a dir poco superficiali. Ne è testimonianza l’avviso pubblico per la “selezione comparativa del personale per il conferimento di incarichi di collaborazione per n. 300 Rilevatori” al fine di effettuare il 6° Censimento Generale dell’Agricoltura (BUR n. 27 de 16/07/2010).
Il Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della provincia di Potenza, a nome di tutti gli iscritti, – si legge in un comunicato firmato dal presidente pro tempore Federica Caivano – in un comunicato ritiene opportuno segnalare l’importanza della professionalità dei Rilevatori per lo svolgimento delle indagini in campo. E’ inaccettabile prendere atto che i giovani laureati in discipline agrarie, forestali e statistiche siano “poco formati” per svolgere il ruolo di Coordinatori e “troppo formati” per essere dei rilevatori, infatti, per svolgere quest’ultimo ruolo è richiesto, da avviso pubblico, il Diploma di scuola media superiore; pertanto il possesso di una laurea in discipline agrarie non rappresenta nessun valore aggiunto ai fini dell’attribuzione del punteggio rispetto a una laurea di qualsiasi altro settore. L’iscrizione all’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali, inoltre, non costituisce in nessun modo un titolo valutabile. In una regione dove si sente parlare quasi quotidianamente di professionalità, meritocrazia, eccellenza, appare evidente che oltre alle belle parole non ci sia una grande volontà concreta di azioni coerenti. Non a caso analizzando il bando omologo emanato dalla regione Lombardia si evince che questi nostri timori sono reali e fondati. La regione Lombardia con il “Bando di selezione pubblica per soli titoli, mediante procedura comparativa automatizzata, per il reclutamento di 52 coordinatori intercomunali e di 463 rilevatori” utilizza una metodologia di selezione del personale che differisce notevolmente da quello della nostra Regione Basilicata e appare senza dubbio più corretta e meritocratica”.
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