"Costruire una rete che renda capace di collegare famiglie, imprese, edifici e aziende lucane, al fine di consentire all'energia rinnovabile, che per sua natura è discontinua, di essere utilizzabile sempre e in ogni condizione". Questo, secondo la Ola, Organizzazione lucana ambientalista, ha chiesto Jeremy Rifkin, "rimarcando per chi non ha voglia di capire che la ricchezza di questa terra sono gli elementi della biosfera: acqua, vento e sole, e non certo il petrolio e il gas".
"Se la California ha la Silicon Valley, la Basilicata può dar vita alla valle della biosfera. Un concetto non solo romantico enunciato da Rifkin a Potenza, ma concreto a tal punto da far capire a tutti quale ricchezza la classe politica della Basilicata stia buttando, è il caso di dire, al vento".
"Al pari di un alieno in terra di Patagonia o nel Mato Grosso, Jeremy Rifkin – ha aggiunto la Ola – ha dato una lezione di economia pratica ed efficace ad un gruppo di dirigenti politici, presenti in pompa magna, che puntano irresponsabilmente sull'energia fossile e anche quando puntano alle rinnovabili, lo fanno consentendo quello che è oramai denunciato in Italia, come la speculazione delle rinnovabili con enormi distese di campi eolici e fotovoltaici utili a produrre incentivi e non energia. Gli stessi impianti che l'economista americano ha definito a Potenza come risultato di una gestione centrale e verticistica dell'energia che non coinvolge il popolo e non genera economia reale".
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