Nucleare, Santochirico: dubbi sull’attività della Sogin

Per il consigliere regionale del Pd la società “fa quello che non dovrebbe fare e non fa quello che dovrebbe”. Chiesta la riconvocazione del tavolo della trasparenza

“La Sogin fa quello che non dovrebbe fare e non fa quello che dovrebbe. Infatti, da un canto redige la carta dei siti per il Parco Tecnologico, cioè per il sito unico delle scorie radioattive, senza attendere i criteri individuati dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Nucleare, ancora da istituire, con una evidente fuga in avanti; dall’altro, accumula ritardi incomprensibili nell’attività di messa in sicurezza e di dismissione dei rifiuti nucleari (liquidi e solidi) presenti all’Itrec di Trisaia”.

E’ quanto dichiara il consigliere regionale del Pd Vincenzo Santochirico.

“Peraltro – osserva ancora l’esponente politico – nel confronto odierno al tavolo della trasparenza sono emersi dubbi sulle tecnologie utilizzate e sulla proporzionalità fra le opere previste e gli scopi da raggiungere”.

A parere di Santochirico “il tavolo della trasparenza ha confermato oggi la sua validità e attualità. Perciò esso deve ridiventare un luogo di permanente e continua verifica delle attività che nella nostra Regione riguardano il settore nucleare. Intanto, vanno acquisiti tempestivamente un quadro completo e un cronoprogramma definitivo delle attività di ‘decommissionig’ all’Itrec di Trisaia.
Infine, va chiarito con più precisione il cosiddetto programma di valorizzazione di Trisaia in relazione a non meglio specificate attività di eccellenza”.

“Pertanto – conclude il consigliere regionale del Pd – appare necessaria una riconvocazione del tavolo della trasparenza a breve e con una perimetrazione più circoscritta degli argomenti da affrontare per arrivare a conclusioni più chiare”.

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